L’evento fortemente voluto dal prof. Paolo Di Nardo, dell’Università di Roma “Tor Vergata” e responsabile del Dipartimento di Medicina Interna e Laboratorio di Cardiologia Molecolare e Cellulare.
Sono diverse le personalità richiamate per questo evento di grande interesse internazionale.
Nel Comitato organizzativo presente anche l’avv. Olindo Cazzolla, penalista e autore di numerosi articoli da noi pubblicati.
Queste istituzioni e reti sono attori fondamentali nella ricerca di scoperte mediche, in particolare nella medicina rigenerativa, nelle scienze cardiovascolari e nei campi correlati. Rappresentano gli sforzi collaborativi internazionali mirati a migliorare l’assistenza sanitaria e ad avanzare nella comprensione scientifica.
Nel mondo in costante evoluzione della tecnologia, la tanto discussa “singolarità tecnologica” sembra essere sempre più prossima. Gli esperti prevedono che questo momento epocale, in cui l’intelligenza artificiale supererà l’intelligenza umana, possa giungere entro il 2045. Da quel momento in poi, ogni nuova generazione di macchine intelligenti è destinata a rielaborare se stessa in modo sempre più intelligente, portando a una nuova era di interazione tra uomini e macchine.
Ma quali saranno le conseguenze di questa convivenza?
Questi interrogativi costituiscono il fulcro di un simposio che rappresenta una naturale estensione di eventi passati dedicati alla Medicina Rigenerativa, organizzati dalle stesse istituzioni. Questa volta, tuttavia, il simposio si spinge oltre, esplorando come le macchine intelligenti potrebbero plasmare il futuro della medicina e influenzare la filosofia medica stessa, producendo impatti significativi sui sistemi sanitari e sul rapporto medico-paziente.
Il progresso tecnologico richiederà lo sviluppo di procedure diagnostiche e terapeutiche innovative, nonché un numero crescente di professionisti medici appositamente formati in tutto il mondo. Un elemento fondamentale sarà la digitalizzazione di tutti i dati medici e correlati generati da aziende sanitarie, ospedali e altri servizi sanitari.
In questo contesto, una robusta interazione tra l’umanità e la tecnologia diventerà fondamentale, non solo per governare l’evoluzione del sistema sanitario, ma anche per consentire all’umanità di prevalere sulla possibile invadenza delle macchine o dei sistemi. È importante ricordare che i pazienti sono esseri analogici, non lineari, creature che provano empatia e che meritano rispetto.
L’ambizioso obiettivo di questo simposio è quello di costruire una nuova visione dell’evoluzione della Medicina, in particolare della Medicina Rigenerativa, nei prossimi decenni. Questo per fornire ai decision-maker, ai medici e ai ricercatori linee guida migliori per affrontare i loro investimenti finanziari, culturali, clinici e scientifici. Si tratta di un approccio proattivo per comprendere e prepararsi alle sfide e alle opportunità che si prospettano nel panorama in continua evoluzione della sanità.
Questo simposio rappresenta un’occasione unica per esplorare il futuro e le sfide del settore medico alla luce dell’ascesa dell’intelligenza artificiale e delle macchine intelligenti. La strada davanti a noi è lunga, ma con una visione condivisa e uno sguardo attento al mantenimento dell’umanità nella medicina, potremmo prepararci al meglio per i cambiamenti che ci attendono.
Redazione NurseTimes
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