È impellente procedere alle assunzioni per avere nuovo personale da impiegare
La terza ondata della pandemia che ha colpito il territorio, è partita con un alto livello di ricoveri sia in terapia intensiva sia in degenza ordinaria: una situazione che sta continuando a crescere con il picco pandemico che ha imposto la trasformazione di molti reparti in Covid, e una pressione sulle terapie intensive che sta diventando assai preoccupante.
In questo contesto, anche i cosiddetti reperti “grigi” degli ospedali, ossia dove sono ricoverati i pazienti in attesa di conoscere l’esito del tampone, stanno andando in saturazione.
Il Nursing Up, sindacato degli infermieri e delle professioni sanitarie, chiede all’Assessorato alle Sanità e alla Regione di fare pressione, anche tramite il Dirmei, sulle aziende che fino a oggi hanno sfruttato pochissimo le graduatorie esistenti, in particolar modo quelle a 36 mesi, per dare seguito immediato alle assunzioni, invece per le aziende che hanno già terminato le graduatorie (come ad esempio la To4) di poter prendere personale da graduatorie che fanno riferimento ad altre aziende sanitarie.
Il Segretario regionale del Nursing Up Piemonte, Claudio Delli Carri spiega: “È necessario agire subito, assumere e far scorrere le graduatorie imponendo alle aziende che non le usano di farlo. Ci dicono, ad esempio, che a Biella le graduatorie siano state utilizzate pochissimo per le assunzioni. Tutto ciò non è più accettabile, perché in questo modo s’ingessa il sistema impedendo, ad esempio, alle aziende dove le graduatorie sono già esaurite con le assunzioni, di andare a pescare personale dove tali graduatorie siano ancora folte di disponibilità. È imperativo assumere e rendere disponibile nuovo personale per coprire turni e necessità prima che il sistema torni sull’orlo del collasso, e il picco pandemico a cui stiamo assistendo non fa ben sperare su di una discesa dei ricoveri a breve termine.
Forse non è chiaro che per vincere questa battaglia bisogna partire dal personale e da strutture che, con le adeguate disponibilità di infermieri e professionisti della sanità, possano dare giusta copertura dei turni facendo efficienza ed efficacia. Solo così si potrà contrastare l’ennesimo picco pandemico che, speriamo, possa essere anche l’ultimo”.
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