Medici

Errori medici, Schillaci sulla depenalizzazione: “La medicina difensiva è un male”

Intervistato dal Messaggero, il ministro Schillaci torna sul tema e parla anche di fascicolo sanitario elettronico, ruolo dei medici di medicina generale e case di comunità.

“Depenalizzazione degli errori medici? Dai dati che abbiamo, gran parte delle cause giudiziarie contro i medici finiscono in un nulla di fatto, nell’assoluzione. Per questo va depenalizzato il reato. E poi la medicina difensiva è un male. Porta i medici a prescrivere troppi esami, ingolfa le strutture, aumenta le liste di attesa. E le dico da medico: confonde anche il medico curante che da tanti, troppi accertamenti deve trarre le conclusioni”.

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Il ministro della Salute, Orazio Schillaci, intervistato dal Messaggero, torna sul tema della depenalizzazione del reato per gli errori dei medici in assenza di dolo per limitare la cosiddetta medicina difensiva.

A suo dire si prescrivono ormai troppi esami. Così, in caso di denuncia, si può dimostrare di avere fatto tutto il possibile. A breve, inoltre, sarà varato il fascicolo sanitario elettronico: “Sarà descritta la storia clinica di ogni cittadino. Con i dati digitalizzati miglioreranno le cure, perché ovunque andrà a chiedere assistenza, in qualsiasi struttura sanitaria, il medico potrà conoscere subito la sua situazione pregressa”.

E sui medici di medicina generale: ” Sin dai primi giorni abbiamo intavolato un continuo rapporto con i rappresentanti dei medici di medicina generale, che ono indispensabili nella governance della sanità pubblica. Il carico di adempimenti burocratici

per i medici di medicina generale sarà diminuito. Senza questo fardello, avranno più tempo da dedicare ai loro pazienti. Per raggiungere questo obiettivo stiamo lavorando a un provvedimento legislativo che presto sarà pronto e che riguarderà anche il ruolo cruciale delle farmacie. Con i medici di medicina generale stiamo anche trovando delle formule grazie alle quali i medici più giovani, i neo-assunti, possano collaborare con le case di comunità. Su queste ultime sono fiducioso che si possano realizzare tutte quelle previste dal Pnrr: lo ricordo, sono 1.350. Ma potremmo avere dei problemi legati ai fondi”.

Redazione Nurse Times

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