Emiliano definisce “cazzate” le accuse di Andreula. Che ribatte: “Si faccia passare le carte dell’Ipasvi”

Duro botta e risposta, sulla pagina facebook del presidente dell’Ordine infermieristico della provincia di Bari. Andreula ringrazia ironicamente il governatore per l’esclusione degli infermieri dal consiglio regionale sanitario e lui replica attaccando a testa bassa

 

BARI – Diretto e, per certi versi, poco elegante. Anzi, con tutta probabilità, solo poco elegante: il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, risponde alle accuse del presidente del Collegio Ipasvi della provincia di Bari, Saverio Andreula, senza giri di parole ma, finendo, per sproloquiare.

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Sono solo cazzate quelle scritte da Andreula” scrive il governatore della Puglia, commentando sulla pagina Fb del presidente degli infermieri baresi la notizia relativa all’esclusione degli infermieri stessi dal Consiglio regionale sanitario.

Andreula, in maniera provocatoria, aveva ringraziato Emiliano per tale dimenticanza e il governatore pugliese, di tutta risposta, definisce cazzate quelle di Andreula. Ecco la spiegazione di Emiliano: “La legge sul consiglio sanitario regionale è stata varata due anni fa su iniziativa del Consiglio Regione e non della giunta che presiedo. L’organo non viene composto da me, ma dalla legge stessa che indica chi fa parte e chi no. Se gli infermieri non fanno parte (e mi sembra davvero strano) la colpa non è certo mia, ma di chi sentito presso la Commissione Sanità non ha ricordato al Consiglio Regionale la necessità di includere anche gli infermieri. Fatto che io peraltro condivido”.

Ma l’attacco ad Andreula non finisce qui: “Evidentemente – scrive ancora il presidente della Regione Pugliachi deve rappresentare gli infermieri per due anni non ha rilevato nulla e del resto anche io forse non me ne sono accorto. Resta il fatto che Andreula mi attacca per la seconda volta personalmente sbagliando bersaglio. Ed io mi sono veramente scocciato della sua superficialità. Se si fosse limitato a telefonarmi per avvertirmi di eventuali difetti della legge avremmo già rimediato. Ma si accontenta di polemizzare sulla sua stessa distrazione visto che la legge è stata varata dal Consiglio due anni fa senza né Andreula né altri mi abbiano avvertito dell’omissione. Non posso essere presente dappertutto. Sono deluso da Andreula e dagli infermieri che non mi aiutano a tutelare i loro stessi interessi

”.

Un attacco a testa bassa al quale, però, Andreula replica in maniera piccata: “Caro Presidente, le mie “cazzate” sono state formalmente portate all’attenzione dei suoi uffici e “gabinetti” e, non solo riguardo alla costituzione del Consiglio dei Sanitari. Se poi Lei ha la capacità di stare su tutti i processi “bontà sua”. Continuerò a rappresentare “cazzate” sino a quando gli infermieri liberamente me lo consentiranno. Riveda la legge istitutiva del Consiglio dei Sanitari e raccomandi ai suoi collaboratori di passarle le “carte” che recano il logo Ipasvi. Buon lavoro Presidente”.

Un duello a distanza, ma in pubblica piazza, tale è un profilo facebook, che ha fatto registrare decine di interventi e commenti. E tra questi anche il neo presidente del Collegio Ipasvi della Bat, Giuseppe Papagni, non ha mancato di puntare il dito sul governatore pugliese. “Presidente Emiliano, spiace leggere questo; la Puglia da lei presieduta negli slogan elettorali doveva essere “la casa della partecip-Azione” ma nei fatti nessuna forma di condivisione è stata attuata sulla legge regionale e sul testo approvato. Gli infermieri pugliesi (ben 31mila) e della provincia Bat che mi onoro di rappresentare in qualità di presidente dell’ordine sono profondamente delusi. Deve assolutamente rimediare”.

 

Salvatore Petrarolo

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