IL DOLORE NEL BAMBINO: VALUTAZIONE INFERMIERISTICA DEL DOLORE PEDIATRICO
IL DOLORE NEL BAMBINO: VALUTAZIONE INFERMIERISTICA DEL DOLORE PEDIATRICO
Il dolore ha un’alta incidenza nella patologia pediatrica e la sua palliazione è un indicatore della qualità delle cure. Si stima che più dell’80% dei ricoveri, in ambiente ospedaliero pediatrico, sia dovuto a patologie che comportano anche dolore: in più del 50% dei casi compare come sintomo della patologia di base, nel caso di progressione della stessa è presente nell’80% dei bambini. Il controllo ed il trattamento del dolore sono un obiettivo centrale nella programmazione sanitaria nazionale e regionale.
Tuttavia, pur rappresentando l’esperienza più traumatizzante vissuta dal bambino, il dolore è stato per anni sottovalutato e sottostimato per:
Per molti anni la comunità scientifica ha sostenuto numerose concezioni erronee sul dolore nel bambino e sul suo trattamento:
Numerosi studi sperimentali e clinici hanno dimostrato l’esistenza della percezione del dolore nel neonato a partire dalla ventiseiesima settimana di gestazione. I neonati a termine e pretermine presentano, infatti, un completo sviluppo delle vie di trasmissione del dolore, ma non delle vie inibitorie, che maturano più lentamente.
Pertanto è dimostrato che i neonati percepiscono il dolore con un’intensità maggiore rispetto agli adulti e che le risposte fisiologiche alla stimolazione dolorosa possono ulteriormente compromettere la prognosi clinica e psicologica attuale.
Oggi emerge l’importanza sia scientifica che socio-culturale, di promuovere un’assistenza “a misura dei bambini”, affinché questi crescano più sereni e meno traumatizzati, pur se colpiti dall’esperienza della malattia e del dolore. Numerosi studi dimostrano che ancora oggi il dolore del bambino continua ad essere oggetto di una attenzione limitata e si registra un importante deficit di ricaduta della ricerca sulla qualità delle cure in pediatria; per tanto è necessario conoscere le modalità di valutazione del dolore pediatrico.
Ecco riportati qui di seguito esempi di scale di valutazione:
1. Scala analogica visiva (VAS); 2. Scala grafica verbale (VRS); 3. Scala numerica semplice (NRS); 4. Scala Wong e Baker; 5. Scala dei colori di Eland; 6. Scala Oucher
Per perseguire l’obiettivo di promuovere un’assistenza “a misura dei bambini”, nel prossimo articolo che pubblicherò verranno analizzate diverse tecniche non farmacologiche da attuare per alleviare l’esperienza traumatica del bambino in ospedale, anche a causa di manovre infermieristiche quali l’agopuntura.
BIBLIOGRAFIA:
Michela Crudele
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