Il disturbo può presentarsi a qualsiasi età. Alcune persone presentano questo disturbo precocemente, spesso nel periodo intorno alla pubertà, ma più frequentemente questo disturbo compare nei giovani-adulti. Questo disturbo può interferire significativamente nella vita della persona ma oggi sono disponibili diverse tipologia di cura per le persone che soffrono di DOC.
Il disturbo (sintomo) principale del DOC è la presenza, per gran parte della giornata, di compulsioni e/o ossessioni che causano sofferenza e compromettono le relazioni sociali e l’attività lavorativa. Le persone con DOC possono avere pensieri ossessivi o compulsioni ma la maggior parte delle persone che soffrono di questo disturbo li presentano entrambi.
Un’ossessione è un pensiero indesiderato e sgradevole, un’immagine o un impulso che si presenta più e più volte nella mente provocando emozioni negative.
Una compulsione è un comportamento che si sente il bisogno di ripetere continuamente (o un’azione mentale che si deve compiere per cercare di alleviare temporaneamente l’ansia e le sensazioni spiacevoli causate dai pensieri ossessivi).
Le persone che soffrono di un DOC spesso non chiedono aiuto perché provano sensi di colpa, vergogna o imbarazzo ad ammettere la presenza del disturbo. Al contrario, è invece raccomandato rivolgersi al medico specialista perché è molto improbabile che il disturbo migliori senza alcun tipo di intervento.
Quando il DOC si presenta nell’età dello sviluppo è possibile consultare il pediatra per chiedere informazioni e supporto. Il pediatra potrà suggerire ai genitori di rivolgersi al medico specialista competente per questo disturbo cioè il neuropsichiatra dell’infanzia e dell’adolescenza.
In età adulta, invece, sarà compito del medico di famiglia indirizzare la persona con DOC al medico specialista in psichiatria. È consigliabile che la persona con un DOC si rivolga a centri multi-disciplinari in cui siano presenti specialisti che lavorano insieme (équipe) per offrire servizi completi di accertamento (diagnosi) e cura della malattia.
I trattamenti principali per il DOC sono la psicoterapia e la terapia farmacologica.
La terapia psicologica: usualmente viene indicato l’approccio cognitivo-comportamentale con l’obiettivo di ridurre la quantità e la frequenza dei pensieri ossessivi e dei comportamenti compulsivi
La terapia farmacologica: usualmente viene data indicazione ad un tipo di farmaci antidepressivi chiamati inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI), che agiscono regolando l’equilibrio di alcune sostanze chimiche a livello del cervello.
Il medico specialista in psichiatria e in neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza ha le competenze per prescrivere la terapia o le terapie più indicate per la persona con DOC.
Ad oggi le cause di questo disturbo non sono state ancora chiarite sebbene si sospetti un legame tra fattori biologici, genetici ed ambientali.
Il DOC può condizionare negativamente le attività della vita quotidiana e le relazioni di amicizia ed affettive.
La persona che soffre di un DOC è spesso spaventato e stremato dai continui rituali legati alle ossessioni e, pertanto, cerca di evitare quelle situazioni potenzialmente capaci di scatenarle. Con il procedere del tempo, ciò può causare una serie di limitazioni sia nella vita sociale che lavorativa. Nei casi più gravi, le persone trascorrono talmente tante ore al giorno a compiere rituali che non riescono più a svolgere alcuna attività lavorativa o la realizzano in modo discontinuo. In assenza di interventi e cure, il DOC tende a persistere nel tempo (cronicizzazione) e, di conseguenza può condizionare negativamente tutta la vita della persona.
Oltre all’aiuto del medico specialista, le persone che soffrono di un DOC possono ricevere sostegno o informazioni tramite i gruppi di auto-aiuto.
Nel territorio italiano sono presenti diverse associazioni che promuovono la diffusione di informazioni e sponsorizzano le attività di ricerca e di formazione specifica sul DOC. Le persone con DOC e le loro famiglie possono entrare in contatto con le associazioni direttamente o tramite i loro siti web.
Il disturbo ossessivo-compulsivo (DOC) è, generalmente, caratterizzato dalla presenza contemporanea di sintomi quali ossessioni e compulsioni anche se, in alcuni casi, questi possono presentarsi singolarmente.
Anche le persone che non soffrono di un DOC possono avere pensieri spiacevoli o indesiderati come, ad esempio, credere di aver dimenticato di chiudere la porta di casa o avere immagini mentali offensive e violente, improvvise e non gradite. Si parla di ossessione, però, solo quando il pensiero sgradevole diventa dominante interrompendo altri pensieri e interferendo con la vita quotidiana. Le ossessioni, quindi, sono pensieri, immagini mentali o impulsi che si manifestano ripetutamente nella mente di una persona e che sono percepiti come sgradevoli ed intrusivi.
Questi pensieri infastidiscono molto le persone che ne sono colpite, sia perché sfuggono al loro controllo sia perché provocano delle emozioni negative (ad esempio, paura, ansia, disgusto, senso di colpa, ecc.) a tal punto da costringerle a mettere in atto una serie di comportamenti ripetitivi, o di azioni mentali, per ridurre lo stato di disagio (compulsioni). Le ossessioni possono essere di natura bizzarra e le persone che ne soffrono possono essere consapevoli della loro infondatezza o esagerazione; tuttavia, in alcuni casi, possono essere così coinvolte da non rendersi conto che si tratta di pensieri che generano preoccupazioni irrazionali o, quantomeno, eccessive.
Alcuni esempi di ossessioni comuni sono:
Le persone con DOC possono avere pensieri ossessivi di natura violenta, o a sfondo sessuale, particolarmente ripugnanti o spaventosi. La presenza dei pensieri ossessivi non implica necessariamente che si trasformino in azioni.
Le compulsioni, dette anche rituali, invece, sono dei comportamenti ripetitivi (ad esempio, lavarsi continuamente le mani, controllare se lo sportello della macchina è stato chiuso, riordinare) o delle azioni mentali (ad esempio contare, pregare, ripetere formule superstiziose) messi in atto per ridurre il senso di disagio e l’ansia provocati dai pensieri ossessivi. A volte il disagio provato è descritto semplicemente come una sgradevole “sensazione che c’è qualcosa che non va”. La compulsione è messa in atto per ridurre l’ansia e produrre sollievo e senso di relativa sicurezza, anche se può durare poco tempo.
Alcuni esempi di comportamenti compulsivi sono:
Alcune persone con DOC possono anche presentare, o sviluppare, altri problemi di salute mentale, tra cui:
Le persone con DOC e depressione grave possono anche presentare pensieri suicidi.
La causa del disturbo ossessivo-compulsivo (DOC) non è ad oggi del tutto chiara. Differenti fattori possono essere implicati:
È consigliabile che la persona con disturbo ossessivo compulsivo (DOC) si rivolga a centri multi-disciplinari in cui sia presente una equipe di specialisti che possa accertare (diagnosticare) la malattia. Attualmente, la diagnosi di DOC è formulata applicando i criteri del Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders (DSM–5), un manuale sviluppato dall’American Psychiatric Association (APA) che codifica le malattie psichiatriche e guida la diagnosi.
Talora la diagnosi di DOC può risultare difficile perché alcuni sintomi possono essere simili a quelli di altri disturbi psichiatrici. È anche possibile che il DOC sia associato ad altre malattie psichiatriche. Per accertare (diagnosticare) e curare adeguatamente il DOC è fondamentale rivolgersi a medici specialisti esperti del disturbo.
Il disturbo ossessivo compulsivo (DOC) è una malattia che richiede cure specifiche e individualizzate che tengano conto delle caratteristiche e della gravità del disturbo. I principali trattamenti raccomandati sono la terapia psicologica e la terapia farmacologica.
La terapia psicologica raccomandata usualmente è quella con approccio cognitivo comportamentale ed ha l’obiettivo di ridurre la quantità e la frequenza dei pensieri ossessivi e dei comportamenti compulsivi.
I medicinali chiamati inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI) sono i principali farmaci utilizzati per curare il DOC. Agiscono regolando l’equilibrio di alcune sostanze chimiche a livello del cervello. Le informazioni relative al modo corretto di prendere il farmaco, ai tempi necessari affinché sia efficace, alla durata della terapia, all’eventuale sospensione o interruzione del farmaco (tempi e modalità), devono essere esclusivamente fornite dal medico specialista.
Molte persone con DOC possono necessitare di un trattamento farmacologico prolungato. L’interruzione di una terapia farmacologica è possibile se approvata dal medico specialista in relazione alle condizioni cliniche del paziente. L’assunzione della terapia farmacologica non può essere interrotta senza averne prima discusso con il medico specialista, poiché ciò può causare spiacevoli effetti collaterali che possono essere evitati con la sospensione graduale del farmaco.
Alcune persone con il DOC possono trovare supporto nel frequentare alcuni gruppi per le persone con DOC e loro familiari. L’esperienza può rivelarsi utile per:
NHS Choices. Obsessive compulsive disorder (OCD) (Inglese)
Redazione Nurse Times
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