Gentile Direttore,
Vorrei sottoporre all’attenzione dei suoi lettori il mio lavoro di tesi sperimentale dal titolo: “Dall’ospedalizzazione al territorio: Indagine relativa alla percezione del ruolo dell’infermiere di famiglia nella presa in carico del paziente”.
Spero, con questo lavoro di poter suscitare nei lettori un attenzione particolare e mettere in luce le criticità che trova un paziente al rientro in casa dopo un ricovero ospedaliero.
Introduzione: L’emergenza sanitaria, l’invecchiamento demografico, le gravi conseguenze socioeconomiche e le sofferenze umane, sia fisiche che psicologiche, causate anche dall’avvento del Covid-19, hanno messo con le spalle al muro le intere comunità, tutto ciò ha reso la questione della qualità delle cure e delle risorse sanitarie ancora più acuta e urgente. In questo contesto storico si trova ad operare l’Infermiere di Famiglia, figura fondamentale per i pazienti cronici, collante tra loro e i servizi sanitari ospedalieri e territoriali.
Obiettivo: L’obbiettivo principale della ricerca è valutare se vi è una reale percezione del ruolo dell’Infermiere di Famiglia e se la presa in carico infermieristica ha un continuum tra quella ospedaliera e quella domiciliare/territoriale. Identificare gli interventi assistenziali ed educativi e con l’instaurarsi di un’alleanza assistenziale si possono migliorare i processi nella pratica della cura, della cura di se, l’empowerment e il cooping facendo sì che si possa rendere una maggiore autonomia alla persona e la famiglia nella gestione dei bisogni.
Materiali e metodi : Revisione di letteratura tramite riveste e pubblicazioni sulla figura dell’Infermiere di Famiglia i dati sono stati recuperati mediante la consultazione di articoli in Pubmed, Fnopi, trattati di Infermieristica di cure integrate ed inoltre è stato somministrato un questionario ai pazienti.
Risultati: Il continuum assistenziale tra ospedale e domicilio/territorio risulta avere delle lacune , la figura di Infermiere di Famiglia è ancora confusa e spesso associata a quella dell’Infermiere ADI . Dalla ricerca si evince che l’Infermiere di Famiglia è in grado di influenzare il processo di adattamento e di autogestione alla malattia tramite l’empowerment e gli outcome.
L’Infermiere di Famiglia incide positivamente sulla comparsa di eventi avversi, riducendo le eventuali rio-spedalizzazioni, mettendo in atto anche interventi di prevenzione; instaurando con il paziente e la sua famiglia, un rapporto profondo basato sull’ascolto e la fiducia aumenta l’adattamento alla patologia cronica e migliorando gli outcome clinici.
Dott. Viceconte Giovanni
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