Ogni qualvolta, nella pratica professionale quotidiana, l’infermiere si trova a interagire con gli assistiti deve obbligatoriamente acquisire un consenso informato al trattamento a cui l’utente dovrà sottoporsi. Il consenso informato spesso viene fatto corrispondere, pedissequamente, alla firma di un modulo precompilato. Ma, in realtà, deve rispondere a criteri ben precisi che lo rendono valido e, nello specifico, deve essere:
Il principio su cui si basa il consenso informato deriva dagli articoli 2 ( La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale), 13 (La libertà personale è inviolabile. Non è ammessa forma alcuna di detenzione, di ispezione o perquisizione personale, né qualsiasi altra restrizione della libertà personale, se non per atto motivato dell’autorità giudiziaria e nei soli casi e modi previsti dalla legge. In casi eccezionali di necessità ed urgenza, indicati tassativamente dalla legge l’autorità di pubblica sicurezza può adottare provvedimenti provvisori, che devono essere comunicati entro quarantotto ore all’autorità giudiziaria e, se questa non li convalida nelle successive quarantotto ore, si intendono revocati e restano privi di ogni effetto. E` punita ogni violenza fisica e morale sulle persone comunque sottoposte a restrizioni di libertà) e 32 (La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana) della nostra Costituzione.
Molto importante per definire l’importanza di un serio e preciso consenso informato è la convenzioni sui “diritti dell’uomo e la biomedicina” creata ad Oviedo nel 1997 e, nel 2001, ratificata in Italia con L. n° 145. Il capitolo 2 intitolato “il consenso” e, in particolare, l’articolo 5 riassumono molto bene il concetto di giusta informazione. A Ottobre del 2005, quanto espresso dalla Convenzione di Oviedo, viene rafforzato con la “Dichiarazione Universale sulla Bioetica e i diritti umani” sancita dall’UNESCO
.A livello professionale non si può, però, fare a meno di richiamare quanto statuisce il nostro codice deontologico, in merito all’informazione all’assistito. Perché, è vero che il codice deontologico è una normativa che la professione si è data ma rappresenta, anche, una fonte normativa riconosciuta dall’ordinamento giuridico italiano: siamo di fronte, quindi, a una fonte giuridica eteronoma.
Passando all’analisi del codice deontologico, troviamo i seguenti passi di interesse:
Come abbiamo visto nella disamina del nostro codice deontologico, appare evidente come sia richiesto un importante impegno a garanzia di un’informazione precisa ed efficace come attività professionale pre–acquisizione del consenso, proprio al fine di garantire una tutela globale dell’assistito e dei suoi diritti. Insomma, il consenso informato infermieristico sembra voler essere inteso, proprio come indicato da Vanzetta, come una realtà diversa da quella degli altri professionisti che ben si separa dalla visione, ormai assai diffusa in sanità, prettamente giuridica.
Carmelo Rinnone
Clicca su MI PIACE per seguirci sulla nostra pagina Facebook.
L'Arnas Civico di Palermo ha indetto una selezione pubblica urgente per la formazione di una…
Approfondire la conoscenza di arbovirus, tra cui Zika, Dengue, Chikungunya, West Nile e virus meno…
Un team di ricercatori della Northwestern University, in Illinois, potrebbe aver trovato la soluzione per…
Negli ultimi anni la professione infermieristica è radicalmente cambiata. Si è assistito a un’evoluzione in…
L'Asp Ragusa ha indetto un avviso di mobilità regionale e interregionale, tra aziende ed enti…
Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa dell'associazione scientifica AIOS. Serpeggia preoccupazione tra le società scientifiche…
Leave a Comment