Con il termine VES si indica la velocità di eritrosedimentazione (velocità di sedimentazione degli globuli rossi, detti eritrociti, presenti nel sangue). Il test misura il tempo impiegato dai globuli rossi per separarsi dalla parte liquida del sangue (il plasma) e depositarsi sul fondo di una provetta. Il risultato è calcolato in millimetri di plasma presenti nella parte superiore della provetta dopo un’ora.
L’esame è utile per individuare la presenza di un’infiammazione e, pur essendo poco specifico e poco sensibile, poiché non dà indicazioni precise sulla malattia che ha provocato l’infiammazione, è molto utilizzato, soprattutto perché economico e di facile esecuzione. In genere è prescritto insieme ad altri test come l’esame della proteina C-reattiva (PCR) o delle mucoproteine.
La VES può essere raccomandata dal medico in diversi casi:
La VES è un esame molto semplice, non ha controindicazioni e si effettua tramite un semplice prelievo di una piccola quantità di sangue (campione) da una vena del braccio.
Non è necessario essere a digiuno anche se, spesso, nei laboratori di analisi viene comunque richiesto. Dopo il prelievo si può immediatamente tornare a svolgere le normali attività.
Alcuni farmaci possono influire sul risultato dell’esame facendo aumentare o diminuire la VES; per questo motivo, se si sta seguendo una cura farmacologica, è importante che il medico ne sia a conoscenza.
Le donne di solito hanno una VES più elevata rispetto agli uomini. Anche la gravidanza, così come le mestruazioni possono provocare un aumento della VES.
La VES è misurata in millimetri l’ora e i valori normali (valori di riferimento) nei risultati dell’analisi sono differenziati per sesso e per età:
Si può avere una VES più elevata del normale in presenza di:
Si può avere una VES più bassa del normale in presenza di:
Tra le patologie che provocano un innalzamento del valore della VES ricordiamo:
redazione NurseTimes
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