La pandemia che ha colpito il pianeta ha portato numerosi cambiamenti nei sistemi sanitari nazionali, tra questi alcuni riguardano anche procedure consolidate quali quelle relative al Basic Life Support (BLS) e Advanced Cardiovascular Life Support (ACLS) rivolte all’adulto, bambino o lattante con sospetto Covid-19.
Nel mese di aprile del 2020 l’American Heart Association, l’organizzazione statunitense non a scopo di lucro che si occupa di ridurre le morti causate da problemi cardiaci e ictus, ha pubblicato le nuove linee guida riguardanti le manovre rianimatorie per pazienti con sospetta positività da Covid-19.
Un algoritmo aggiornato è stato pubblicato nel mese di ottobre 2020 contenente le più recenti raccomandazioni per le procedure di Basic Life Support, Advanced Cardiac Life Support, Pediatric Advanced Life Support, Neonatal Advanced Life Support e Maternal Cardiac Arrest Resuscitation.
L’enorme mole di dati clinici acquisiti ultimi mesi di pandemia hanno permesso di comprendere al meglio le modalità di trasmissione del SARS-CoV-2, rendendo più semplice realizzare delle strategie difensive. Mentre nelle settimane successive alla scoperta del virus, le attenzioni erano concentrate sulla realizzazione di procedure che prevedessero l’intubazione precoce e controllo delle vie aeree per prevenire la diffusione di droplets, l’ultimo aggiornamento del 2021 indica come prioritario un corretto utilizzo dei dispositivi di protezione individuale (DPI) da parte dei soccorritori.
La mortalità nei pazienti positivi al Covid-19 colpiti da arresto cardiaco è nettamente superiore
1) Ridurre il rischio di contagio per chi presta soccorso
L’AHA raccomanda l’utilizzo di mascherine FFP2 indossate correttamente da chi presta soccorsa ad una persona in stato di incoscienza, ricordano come il principale strumento per ridurre il rischio sia la vaccinazione contro il Covid-19 e l’effettuazione dei successivi richiami raccomandati (se applicabili).
2) Ridurre i tempi di esposizione al paziente eseguendo manovre rapide e precise:
Strategie rianimatorie addizionali specifiche
Arresto cardiaco in ambiente extraospedaliero
nell’adulto occorre dare assoluta priorità all’inizio del ciclo di compressioni toraciche e all’utilizzo del defibrillatore automatico esterno (se indicato). Il soccorritore deve indossare immediatamente i propri DPI correttamente per evitare di ritardare l’inizio delle manovre di rianimazione.
In caso di infante occorre dare la priorità all’ossigenazione e alla ventilazione con un sistema dotato di filtro HEPA e alle compressioni toraciche. Anche in questo caso il soccorritore deve indossare immediatamente i propri DPI correttamente per evitare di ritardare l’inizio delle manovre di rianimazione.
– in caso di donna in stato di gravidanza o nel caso di dover rianimare un neonato bisogna considerare che le probabilità che un neonato ha di trasmettere il SARS-CoV-2 sono significativamente inferiori rispetto all’infante o all’adulto. Per la rianimazione neonatale è considerato sicuro anche l’utilizzo di dispositivi non dotati di filtro HEPA. Occorre prestare particolare attenzione alle secrezioni presenti nel neonato al momento della nascita e al liquido amniotico poiché anche questi possono trasmettere il SARS-CoV-2.
Per maggiori approfondimenti rimandiamo all’articolo completo pubblicato sul sito dell’American Heart Association.
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