La manifestazione di protesta è in programma venerdì 17 febbraio alle 10,30. Si mobilita anche la politica regionale e locale
MILANO – Da una parte si muove anche la politica regionale, dall’altra non si cambia idea: il sindacato Fials di Milano e provincia conferma l’appuntamento di venerdì prossimo, 17 febbraio alle 10,30, con la grande manifestazione di protesta di infermieri e studenti contro l’annunciata chiusura del corso di laurea in infermieristica da parte dell’università Bicocca a Sesto San Giovanni.
Scelta che il sindacato non riesce ancora a spiegare: “Si chiude un corso di laurea in infermieristica in un territorio come quello di Sesto San Giovanni – dichiara Vincenzo De Martino, dirigente della Fials di Milano e provincia – dove a breve sorgerà il più grande centro di ricerca nazionale come “La città della salute” e la presenza dell’Azienda Asst Nord Milano con gli ospedali di Sesto e Cinisello Balsamo permetterebbe all’università di avviare dei grandi progetti di ricerca e formazione sanitaria con il territorio del nord Milano”.
Il sindacato scende in piazza ma la vicenda sta smuovendo anche le acque della politica: il gruppo di Forza Italia in Regione Lombardia ha presentato una mozione, a firma del consigliere Fabio Altitonante, con cui si impegna la Giunta regionale ad attivare tutte le azioni possibili per evitare la chiusura del corso di laurea in infermieristica. A livello locale, invece, ci sono le prese di posizione della lista civica “Sesto nel cuore” e del gruppo di Forza Italia in consiglio comunale a Sesto San Giovanni, attraverso le interrogazioni al sindaco. E un’interrogazione, in consiglio comunale a Cinisello Balsamo, è stata presentata dalla lista civica “La tua città”.
Iniziative che la Fials ha saluto in maniera positiva e che rafforza la convinzione, da parte del sindacato, che quella dell’università sia una scelta fuori luogo. Decisione, tra l’altro, che la Bicocca avrebbe preso senza informare la Regione Lombardia: “Eppure – commenta De Martino – la Regione da sempre investe in ricerca con l’università. Per questo riteniamo grave il fatto che la Bicocca nemmeno si degni di avvertire la Regione della possibile chiusura del corso di laurea in infermieristica. Anzi – prosegue il dirigente della Fials – l’università applica scelte in maniera autonoma e in controtendenza alle politiche regionali”.
Per questo, a giudizio di De Martino, la Regione dovrebbe rivedere tutte le convenzioni e i finanziamenti in atto con l’università. Intanto chi rischia di pagare il conto salato è la professione infermieristica che “non merita questo ridimensionamento” sottolinea con amarezza De Martino.
Salvatore Petrarolo
Foto: web
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