Cervia, bimba diabetica alla scuola materna: chi fa le iniezioni di insulina?

L’istituto scolastico si è fatto carico di pagare un infermiere per risolvere il problema. Ma l’anno prossimo?

Ha fatto molto discutere, nelle scorse settimane, la storia di Gioia, bambina di 4 anni di Cervia alla quale era stato diagnosticato il diabete e che sarebbe stata costretta a cambiare scuola materna, passando da quella di Tagliata a quella di Pinarella, per via di alcuni problemi legati alla somministrazione dell’insulina.

Stando a quanto raccontato dalla madre, inizialmente le insegnati si erano mostrate disponibili ad aiutare la piccola. Poi, appreso che l’iniezione va eseguita prima di ogni pasto (merende comprese, quindi 3 o 4 al giorno), avrebbero cambiato idea, dicendo “che non se la sentivano, che non avevano tempo e che vedere una loro compagna ricevere una puntura prima di ogni pasto poteva addirittura disturbare i compagni”. Alla fine, dopo varie proteste, si era arrivati a una soluzione: mamma Jessica avrebbe assistito le docenti nel praticare l’iniezione.

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Si tratta, tuttavia, di una soluzione temporanea, dal momento che Jessica, per via del suo lavoro, non può recarsi a scuola tutti i giorni, quattro volte al giorno. E così la dirigente scolastica Mariapia Metallo ha assunto una decisione importante: l’istituto si è fatto carico economicamente di pagare un infermiere che, fino alla fine dell’anno scolastico, si occupasse di praticare le iniezioni di insulina alla piccola.

“Per i bambini diabetici – spiega la dirigente – la scuola non deve essere vissuta come un problema, ma è evidente che oggi non sia ancora possibile trovare sempre un adeguato sostegno, sia per le famiglie sia, in molti casi, per gli stessi insegnanti, che si trovano a dover gestire routine fino a quel momento sconosciute. Sono consapevole delle difficoltà da parte delle docenti di Tagliata nell’affrontare la somministrazione dell’insulina, che risulta essere realmente impegnativa, ma volevo a tutti i costi non allontanare da quel plesso la piccola durante l’anno scolastico, perché sarebbe stato per lei destabilizzante. C’è stato un incontro tra me, la mamma e il somministratore per creare un clima il più rassicurante e tutelante possibile per la bimba”

.

Ora, però, si pensa al prossimo anno scolastico. A breve, infatti, la dirigente si incontrerà col direttore del Distretto sanitario di Ravenna e, in quell’occasione, si concorderanno le ipotesi per il 2019/2020, sempre nel rispetto e nella tutela della piccola alunna. Perchè, come ribadisce la dirigente, “la scuola è un diritto e bisogna garantire anche ai bambini affetti da diabete il pieno godimento del diritto alla salute, l’accesso protetto ai percorsi formativi scolastici e la rimozione di ogni ostacolo alla piena integrazione sociale”.

Ed è proprio a questo proposito che Mariapia Metallo lancia un appello finalizzato a trovare contributi per il pagamento dell’infermiere il prossimo anno: “Auspico che associazioni, volontari e istituzioni collaborino con la scuola, affinché la piccola alunna possa frequentare regolarmente e serenamente la sua scuola dell’infanzia anche il prossimo anno”.

Fonte: www.revennatoday.it

 

Redazione Nurse Times

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