La Quinta Sezione del Tar Campania (presidente Maria Abruzzese) mette un primo punto sulla delicata vicenda che riguarda infermieri ed operatori socio sanitari che lavorano all’ospedale Sant’Anna e San Sebastiano di Caserta in regime di “somministrazione”.
Per i giudici amministrativi coloro che lavorano con questo tipo di contratto “non possono aspirare alla procedura di stabilizzazione e, pertanto, non hanno ragione di dolersi della mancata proroga dei contratti flessibili. Evidenziando che “non è ravvisabile alcun concreto pregiudizio conseguente alla decisione dell’amministrazione di instaurare ulteriori rapporti di lavoro flessibile nelle more dell’espletamento della procedura alla quale gli istanti non possono partecipare”.
Il problema era stato sollevato da circa 70 infermieri ed Oss che avevano presentato ricorso contro l’ospedale di Caserta per aver indetto una procedura di assunzione di nuovo personale, senza procedere prima alla loro stabilizzazione. Ma il Tar ha evidenziato come, la loro posizioni di ‘somministrati’, non produce alcun effettivo vantaggio e che quindi l’azienda ospedaliera non ha “alcun dovere” nei loro confronti. Ora l’unica speranza resta il ricorso al Consiglio di Stato.
Fonte: CasertaNews
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