Novità in ambito cardiologico. La letteratura recente e gli aggiornamenti delle linee guida della Società Italiana di Cardiologia del 2021 intervengono su elettrofisiologia ed elettrostimolazione con il pacing fisiologico, una nuova tecnica per la stimolazione cardiaca che si aggiunge al pacing tradizionale. Questo è stato anche uno dei temi al centro del convegno “Il cuore della Marsica”, che si è tenuto ad Avezzano (L’Aquila) alla presenza di oltre 70 specialisti di diversi ambiti e di rappresentanti delle istituzioni.
Proprio nella Cardiologia dell’ospedale del centro abruzzese sono pronti nuovi ambulatori di secondo livello per migliorare la qualità delle prestazioni. Tra gli aspetti innovativi che verranno implementati vi è proprio l’attivazione del pacing fisiologico, che garantirà percorsi di salute e di prevenzione delle complicanze che possono verificarsi con il pacing tradizionale.
Con il pacing fisiologico si va a stimolare un diverso punto del cuore, in particolare il fascio di His e la branca sinistra. Si rivela particolarmente rilevante per alcune patologie cardiache, in particolare per la stimolazione dopo sincope, per la stimolazione dopo la sostituzione di valvola aortica, per la terapia di resincronizzazione cardiaca (CRT) per lo scompenso cardiaco, per la prevenzione della cardiomiopatia indotta da stimolazione, per diverse cardiomiopatie.
Negli ultimi anni il pacing fisiologico ha acquisito maggiore rilevanza. Con la stimolazione apicale del ventricolo destro che si attua con il pacing tradizionale, infatti, è stato evidenziato il rischio di un deterioramento dell’attività elettrica e quindi della funzionalità meccanica atriale e ventricolare.
“Con una stimolazione da pacing tradizionale al livello del ventricolo destro superiore al 20-40% può aumentare del 15-20% il rischio di scompenso cardiaco e del 50% il rischio di fibrillazione atriale – ha sottolineato il professor Francesco Vetta (foto), direttore UOC Cardiologia UTIC ospedale di Avezzano e professore di Cardiologia Unicamillus –. Questi dati sono di estremo interesse per l’impiego delle nuove metodiche di pacing fisiologico, come la stimolazione dell’His o la stimolazione della branca sinistra, che in alcuni pazienti permettono di ridurre il rischio di queste complicanze. Si devono accogliere queste novità tecnologiche che permettono di migliorare la qualità di assistenza ai pazienti”.
L’implementazione di queste novità in ambito cardiologico richiede strutture e strumenti idonei. In questo senso, l’ospedale “San Filippo e Nicola” di Avezzano si candida a diventare punto di riferimento per un ampio bacino di pazienti nell’area compresa tra Abruzzo, Molise e basso Lazio, grazie all’apertura e all’ampliamento degli ambulatori di secondo livello nella Unità Operativa Complessa di Cardiologia UTIC, che permetteranno di migliorare i servizi per i pazienti che soffrono di cardiopatie.
Si tratta dell’ambulatorio per lo scompenso cardiaco, necessario per i pazienti che necessitano di una terapia specifica e per l’impianto di pacemaker e defibrillatori; del potenziamento dell’ambulatorio per pazienti che soffrono di aritmie e di cardiopatie strutturali, come la cardiopatia ischemica, la cardiopatia valvolare, pazienti affetti da fibrillazione atriale con necessità di chiudere l’auricola cardiaca oppure per quelli con patologie congenite come ad esempio la persistenza del forame ovale.
Questi ambulatori saranno aperti da gennaio 2024 e garantiranno diversi vantaggi: un miglioramento della prognosi dei pazienti, un processo di ospedalizzazione più rapido ed efficiente, un’applicazione dei più moderni strumenti di telemedicina, una rete tra ospedale e territorio.
“La finalità di un ambulatorio di secondo livello dedicato all’aritmologia è proprio quella di identificare quelle persone che possono avvantaggiarsi di nuove tecnologie come il pacing fisiologico, proprio per ridurre il rischio di sviluppare Fibrillazione Atriale o insufficienza cardiaca – aggiunge Vetta –. Negli anni c’è stato un miglioramento di tecniche e device: con questa tecnica si completa il processo di sviluppo e si giunge a una ottimale stimolazione fisiologica a livello cardiaco”.
I nuovi ambulatori di Cardiologia rappresentano un risultato raggiunto grazie alla fattiva collaborazione con le istituzioni. I progetti sono stati esposti in sede di convegno dall’onorevole Massimo Verrecchia, Consigliere della Regione Abruzzo. Il Consiglio regionale, infatti, ha dedicato particolare attenzione all’area della Marsica, per la quale ha ottenuto i fondi per l’edilizia sanitaria che garantiranno l’edificazione del nuovo ospedale di Avezzano, presentato venerdì 27 ottobre.
I lavori inizieranno nei prossimi mesi: un passo avanti atteso da decenni e molto importante visto il rischio sismico della zona. In attesa della realizzazione della nuova struttura, non si abbasserà l’attenzione, ma si continueranno a implementare percorsi di innovazione per promuovere una costante crescita qualitativa dell’offerta sanitaria, in accordo con la Direzione strategica della ASL nelle figure del direttore generale Ferdinando Romano, del direttore sanitario Alfonso Mascitelli, nonché della direttrice sanitaria dell’Ospedale di Avezzano, Lora Cipollone, e del Direttore del Dipartimento Medico, Alessandro Grimaldi. I benefici dei nuovi ambulatori di Cardiologia rappresentano proprio lo sforzo compiuto in questa direzione.
Redazione Nurse Times
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