Caos Sanità in Campania: infermieri costretti a fare da tappabuchi perchè mancano le ostetriche

Ci auguriamo che i dirigenti dell'A.O.U. "Federico II" di Napoli, le OO.SS., le autorità politiche regionali, nazionali riportino i cittadini al centro della loro azione di governo di un sistema che sicuramente è complesso ma che deve essenzialmente puntare al benessere delle persone assistite. 

Il Caos nella sanità campana regna sovrana: gli infermieri verrebbero utilizzati come dei veri e propri “tappabuchi” per sopperire alle carenze di altre figure professionali

Succede presso l’Azienda Ospedaliero Universitaria “Federico II” di Napoli, unità operativa di Ostetricia- Ginecologia, dove gli infermieri sostituiscono le ostetriche.

Bizzarra la disposizione di servizio (foto) del Direttore prof. Giuseppe De Placido del 24/04 u.s. indirizzata al Direttore Generale dott. V. Viggiani, al Direttore Amministrativo dott. N. Lo Castro, al Direttore Sanitario dott. G. D’Onofrio.

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La nota che ha come oggetto “CARENZA DI PERSONALE OSTETRICO IN PRONTO SOCCORSO” impone agli infermieri la mobilità presso il pronto soccorso ostetrico ginecologico.

Nella disposizione del prof. De Placido si legge:

“Considerata la grave carenza di personale ostetrico che rende impossibile la formulazione dei turni presso il Pronto Soccorso Ostetrico Ginecologico, nelle more dell’espletamento delle procedure di mobilità per ostetriche, e nell’attesa della pubblicazione del bando concorsuale, si rende indispensabile la mobilità interna degli infermieri. Tali unità prestano servizio presso il Pronto Soccorso Ostetrico
Ginecologico oltre al personale medico”.

Insomma una palese violazione alla normativa vigente che mette a rischio le cure dei pazienti che anziché ricevere l’assistenza di ostetriche/o, così come prevede il Decreto Ministeriale del 14 settembre 1994, n. 740 dovranno “nelle more dell’espletamento delle procedure di mobilità per ostetriche, e nell’attesa della pubblicazione del bando concorsuale” ricevere le cure da infermieri.

Insomma una situazione paradossale che in altre strutture sanitarie avrebbe trovato la seria disapprovazione non solo della direzione strategica dell’azienda, ma soprattutto una netta condanna da parte delle organizzazioni sindacali.

L’u.o. di ginecologia/ostetricia del “Federico II” di Napoli è strutturata su 3 piani, quindi 3 reparti da circa 30 posti letto per reparto. Una situazione di grave carenza di personale di supporto (O.s.s. e ausiliari) ed ostetriche che purtroppo costringe il personale infermieristico a carichi lavorativi troppo pesanti.

Ricordiamo al prof. De Placido che gli infermieri non possono in alcun modo sostituire le ostetriche.

Le due figure professionali sono fra loro profondamente differenti quanto a rispettivo ambito di operatività e a titolo abilitativo, trovando la rispettiva disciplina nei D.M. n. 739 e 740 del 14 settembre 1994.

Con l’emanazione della Legge 42/1999 viene stabilito che “[…] il campo proprio di attività e responsabilità delle professioni sanitarie […] è determinato dai contenuti dei decreti ministeriali istitutivi dei relativi profili professionali e degli ordinamenti didattici dei rispettivi corsi di diploma universitario e di formazione post base nonché degli specifici codici deontologici” (Art 1 comma 2).

L’infermiere è, infatti, l’operatore sanitario che, in possesso del diploma universitario abilitante e dell’iscrizione all’Ordine professionale, è responsabile dell’assistenza generale infermieristica, deputata principalmente alla prevenzione delle malattie, all’assistenza dei malati e dei disabili di tutte le età e alla educazione sanitaria.

L’ostetrico/a è l’operatore sanitario che, in possesso del diploma universitario abilitante e dell’iscrizione all’Ordine professionale, assiste e consiglia la donna nel periodo della gravidanza durante il parto e nel puerperio, conduce e porta a termine parti eutocici con propria responsabilità e presta assistenza al neonato.

Facendo riferimento alla specifica figura professionale dell’Ostetrica e ponendo l’attenzione ai contenuti del Profilo Professionale (DM 740/1994), dei Codici Deontologici ed agli obiettivi e contenuti formativi degli ordinamenti didattici dei Corsi di Laurea in Ostetricia, si evince chiaramente che l’assistenza ostetrica-ginecologica-neonatale rientrano nelle competenze distintive dell’Ostetrica.

La modalità di utilizzo delle risorse umane e delle loro competenze distintive dovrebbe essere il principio guida delle Aziende Sanitarie, quale garanzia del sistema salute per fornire cure appropriate, attraverso modelli organizzativi coerenti ai bisogni di salute del cittadino e della collettività e ai criteri del governo clinico.

Ci auguriamo che i dirigenti dell’A.O.U. “Federico II” di Napoli, le OO.SS., le autorità politiche regionali, nazionali riportino i cittadini al centro della loro azione di governo di un sistema che sicuramente è complesso ma che deve essenzialmente puntare al benessere delle persone assistite.

 

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