Cancro al seno e consumo di asparagi: lo studio pubblicato su Nature

Non tutto il cibo sano può contrastare il tumore, almeno secondo prove preliminari e raccolte su modello animale da esperti dell'università di Cambridge

Non tutto il cibo sano può contrastare il tumore, almeno secondo prove preliminari e raccolte su modello animale da esperti dell’università di Cambridge

Lo studio riporta i risultati sulla prestigiosa rivista ‘Nature’ (VEDI), invitando dunque alla cautela nel consumo di alcuni alimenti.

Le sostanze presenti in alcuni alimenti, incluse verdure, possono essere in grado di influire sulla diffusione della malattia, come l’asparagina presente negli omonimi ortaggi.

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Dal punto di vista nutrizionale gli asparagi, come le altre verdure in generale, sono considerati ottimi per tutti coloro che vogliono controllare il proprio peso.

Sono composti da acqua al 90% ed hanno praticamente zero grassi.

A 100 grammi corrispondono circa 25-30 calorie e gli zuccheri e le proteine non sono al di sopra del 3% ciascuno. Contengono asparagina, un aminoacido che, insieme ad alcune sostanze solforate, dona quel caratteristico odore all’urina.

Infine, il contenuto di fibre è pari al 2%. Insomma, è una verdura utile per migliorare le funzioni intestinali e aiutare a raggiungere un buon senso di sazietà all’interno di un pasto, oltre ad aiutare l’eliminazione dei liquidi.

Gli asparagi contengono provitamina A. Si tratta dei cosiddetti carotenoidi, pigmenti vegetali che hanno potere antiossidante e che sono in grado di contrastare i radicali liberi, le molecole che, se non tenute sotto controllo, possono danneggiare alcune nostre cellule.

L’asparagina è un aminoacido che si trova appunto negli asparagi, così come nei frutti di mare e in molti altri alimenti.

Lo studio, condotto presso il Cancer Research Uk Cambridge Institute, si è svolto su topi con una forma aggressiva di cancro al seno.

Normalmente questi animali muoiono in un paio di settimane, perché il tumore si diffonde in tutto il corpo.

Ma quando i roditori hanno ricevuto una dieta povera di asparagina o farmaci per bloccare questa sostanza, il tumore ha avuto più difficoltà a diffondersi.

L’anno scorso, l’Università di Glasgow ha mostrato che eliminare gli amminoacidi serina e glicina rallenta lo sviluppo del linfoma e dei tumori intestinali.

“Siamo di fronte a una crescente evidenza che mostra come specifici tumori siano dipendenti da componenti specifici della nostra dieta. In futuro, modificando la dieta di un paziente o utilizzando farmaci che cambiano il modo in cui le cellule tumorali interagiscono con questi nutrienti, speriamo di migliorare i risultati della terapia”, ha osservato Simon Knott, Ph.D.

Quali sono i cibi da tenere d’occhio?

Deve essere chiaro che gli asparagi e l’asparagina non fanno venire il tumore al seno.

Ma anche che, a quanto sembra, una dieta a bassa asparagina può favorire le donne colpite da questo tipo di carcinoma, rallentandolo.

Oltre agli asparagi, gli alimenti più ricchi di asparagina sono:

  • Latticini,
  • siero di latte,
  • manzo,
  • pollame,
  • uova,
  • pesce,
  • frutti di mare,
  • patate,
  • legumi,
  • noci,
  • semi,
  • soia,
  • cereali integrali.

Gli alimenti a basso contenuto di asparagina invece includono la maggior parte di frutta e verdura.

Redazione NurseTimes

Fonte: www.nature.com

Marianna Di Benedetto

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