Birra e sport: binomio perfetto!

Secondo uno studio condotto dall’Università di Granada il consumo moderato di birra dopo allenamento non ha effetti negativi sullo stato di idratazione, anzi favorisce il reintegro di Sali minerali e carboidrati persi durante l’esercizio. Importante è evitare l’eccessivo consumo a seguito della componente alcolica del prodotto, in quanto si rischierebbe un effetto negativo che coincide con disidratazione e rallentamento del recupero muscolare (l’alcol per essere metabolizzato necessita di acqua che viene sottratta alle riserve dell’organismo).

Ecco perchè è consigliabile scegliere quelle con un basso contenuto di alcol, senza mai eccedere, o analcoliche del tutto, in quanto, ripeto, l’alcol tende a disidratare l’organismo e a rallentare il recupero muscolare. Inoltre per un recupero muscolare ottimale c’è altresì da tenere presente come la birra di per sé non sia sufficiente, in quanto dovrebbe essere accompagnata da proteine e sali minerali per riequilibrare il bilancio elettrolitico

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Nei paesi occidentali è una usanza molto diffusa negli sportivi. Si ricordano le proprietà benefiche del luppolo grazie agli olii essenziali (xantumolo), proteine e proprietà sedative minori.

Tesi rafforzata da  Luca Gatteschi  , medico della Nazionale Italiana di calcio. Luca Gatteschi sostiene che le cose potrebbero cambiare in alcuni aspetti. Infatti il consumo moderato di birra associato all’attività sportiva potrebbe risultare particolarmente utile: l’azione positiva, secondo il celebre medico, è soprattutto legata al consumo della bevanda lontano dallo sforzo fisico. Addirittura, l’effetto risulta essere migliore di quello della maggior parte degli integratori disponibili.

La birra ha una ridotta quantità di zuccheri ma anche un maggior apporto di minerali come magnesio, potassio, fosforo e calcio. Dunque questa bevanda alcolica può risultare un effettivo integratore energetico efficace, chiaramente tenendo sotto controllo le dosi che non dovranno mai essere eccessive. Una vicenda che è stata approfondita e che ha dato risultati particolarmente interessanti sul miglioramento delle prestazioni sportive sia per le donne che per gli uomini.

In molti ricorderanno l’esultanza dell’attaccante dell’Empoli, Massimo Maccarone, con tanto di sorso di birra. Un consiglio? Si ribadisce meglio quelle a bassa gradazione ed artigianali con valori energetici che si avvicinano molto a quelli di una normale aranciata. L’unica attenzione va rivolta al consumo di birre che abbiano una gradazione che possa superare i 3-4 gradi alcolici e che quindi potrebbero avere conseguenze sulle principali attività dell’organismo durante lo sport.

Le donne sono le più avvantaggiate dal consumo di birra come integratore dopo lo sport. Alcune ricerche, infatti, avrebbero dimostrato una migliore prestazione sportiva il giorno dopo l’assunzione di birra.  Inoltre, come riportato dallo stesso dottor Gatteschi, la birra ha mostrato delle ottime caratteristiche antiossidanti che la rendono una bevanda ottima per diabetici e cardiopatici. Il segreto sta nel luppolo e nei cereali contenuti nella birra, senza dimenticare che proprio queste potrebbero anche avere delle ottime proprietà neuroprotettive.

La birra infine è’ ricca di vitamina B: ilievito di birra è fonte di vitamina B. La birra non filtrata in particolare contiene abbondanti quantità di vitamina B3, B6 e acido folico (B9). La vitamina B3 facilita la riparazione cellulare. E’ ricca di fibre che agiscono come un naturale. In aggiunta, rallenta il ritmo con cui il cibo lascia il nostro stomaco, e di conseguenza fa diminuire l’appetito.

Perciò se bevi una birra dovresti mangiare meno.  E’ ricca di silicio che secondo uno studio dell’università spagnola di Alcala il consumo moderato di birra potrebbe prevenire l’alzheimer. La ricerca indica che un alto consumo di silicio limita l’assorbimento dell’alluminio nel cervello, che, a sua volta, può prevenire lo sviluppo dell’alzheimer. Per concludere Il consumo moderato di birra fa bene per la densità minerale ossea. La birra può rinforzare le ossa. I ricercatori della Tufts University hanno rilevato una associazione positiva tra il consumo di birra o vino e la densità minerale dell’osso iliaco.

Dunque ogni tanto dopo l’allenamento una birra, a basso tenore alcolico, può essere anche consumata; l’importante è non eccedere nelle quantità, per non scatenarne gli effetti deleteri associati all’alcol.

 

CALABRESE Michele

CALABRESE Ruggiero

Sitografia e Bibliografia:

www.ncbi.nlm.nih.gov

www.ncbi.nlm.nih.gov

nutrikalstudio.it

www.lafucina.it

dilei.it

Michele Calabrese

Infermiere Magistrale in Scienze Infermieristiche ed Ostetriche, docente a corsi di formazione rivolti a personale sanitario e laico, in regime residenziale e non. Responsabile Scientifico, Moderatore e/o Relatore ad eventi, seminari e congressi. Infermiere presso UOC Angiografia e Radiologia Interventistica P.O. "L. Bonomo" Andria (BT); già Infermiere MeCAU (Medicina e Chirurgia Emergenza ed Urgenza/Accettazione) ed Emergenza Territoriale P.T.S. 118 "Basilicata Soccorso", postazione INDIA 28.Consigliere Ordine Professioni Infermieristiche BAT (OPI BAT) e già Revisore dei Conti medesimo Ente; componente di Commissioni esterne Ordine delle Professioni Infermieristiche Barletta-Andria-Trani (O.P.I. BAT). Responsabile Commissione Formazione OPI BT. Presidente Società Scientifica della Associazione Provinciale C.N.A.I. BAT (Consociazione Nazionale Associazioni Infermiere/i della BAT). Formatore O.S.S. ai sensi del DLgsR Puglia. Docente a contratto. Istruttore American Heart Association (Training Center ID ZZ21169) per personale Sanitario e laico in corsi BLS (D), manovre disostruttive adulto, bambino, lattante

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