Bari, affisso enorme manifesto contro i vaccini: Lorenzin invia i Nas

La bacheca Facebook del sindaco Decaro è stata invasa dalle proteste di diversi medici per la presenza di numerose affissioni contro i vaccini. La ministra Lorenzin, allertata dal primo cittadino, ha inviato i Nas per risalire al committente.

La bacheca Facebook del sindaco Decaro è stata invasa dalle proteste di diversi medici per la presenza di numerose affissioni contro i vaccini. La ministra Lorenzin, allertata dal primo cittadino, ha inviato i Nas per risalire al committente.

“I vaccini possono avere effetti collaterali gravi. E se capitasse proprio a te? Informati”. È questo il testo riportato su un enorme cartellone pubblicitario apparso nella città di Bari in questi giorni e che sta facendo molto discutere. Come sempre, quando si parla di vaccini.

La foto di questo pericoloso messaggio disinformante è stata postata sulla bacheca Facebook  del sindaco da un medico pediatra, piuttosto indignato per il fatto che sia stato concesso uno spazio (di quella portata, per giunta!) ad una falsa informazione, che vuole vanificare gli sforzi di tanti medici e di altri educatori sanitari che ogni giorno i battono contro chi, più o meno inconsapevolmente, minaccia la salute pubblica

opponendosi agli obblighi vaccinali.
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Il sindaco Decaro, subissato di proteste da parte di altri medici sul social network, ha deciso di aggiornare sulla questione la ministra della salute Beatrice Lorenzin e questa si è vista costretta ad inviare i Nas dei carabinieri per risalire all’autore del manifesto. Le verifiche sono tuttora in corso.

Il primo cittadino, altresì, ha risposto all’indignazione del medico pediatra (autore del post) tramite il suo staff, dichiarando che “la posizione dell’amministrazione sulla necessità dei vaccini, così come dichiarato dalla comunità scientifica, è chiara”; e asserendo che il Comune “non ha titolo a svolgere una verifica preventiva dei messaggi pubblicitari” poiché “sarebbe lesivo della libertà di espressione e di quella economica”.

 

 

Alessio Biondino

Fonte: Repubblica

Redazione Nurse Times

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