27 luglio 2023. Il Ministero dell’Università ha pubblicato ieri, 26 luglio, il Decreto di posti per i Corsi di laurea per le 4 classi di laurea magistrale delle professioni sanitarie, e i numeri non mentono: la richiesta per queste professioni è in costante aumento.
Nonostante questo significativo incremento, i posti offerti risultano ancora parecchio inferiori ai fabbisogni formativi di 10.248 indicati dalla Conferenza Stato-Regioni lo scorso 21 giugno.
Tra le Regioni italiane, l’Emilia Romagna e il Lazio spiccano come le maggiori richiedenti per la prima classe Infermieristica e Ostetrica, con rispettivamente 1.675 e 2.640 posti sul totale nazionale di 6.414. Questi dati testimoniano l’impellente necessità di nuovi professionisti sanitari in queste aree, e la risposta delle istituzioni accademiche è stata rapida ed efficace.
Inoltre, anche le altre classi di laurea magistrale delle professioni sanitarie hanno visto un incremento nel numero di corsi attivati: da 21 a 24 per la Riabilitazione, da 14 a 15 per la classe Tecnica Diagnostica, da 5 a 6 per Tecnica Assistenziale e da 11 a 13 per la classe della Prevenzione.
La situazione attuale segna il ventesimo anno di attivazione dei corsi di laurea magistrale delle professioni sanitarie, che sono partiti nell’anno accademico 2004-05 con soli 1.069 posti a bando. Con l’attuale aumento del 248%, il numero di posti disponibili è più che triplicato, dimostrando come la domanda di questi professionisti sia cresciuta notevolmente nel corso degli anni.
Il rapporto tra domande di ammissione e posti disponibili è uno dei fattori chiave per valutare l’accesso alle classi di laurea magistrale delle professioni sanitarie. Le domande di ammissione per le 34 Università statali si svolgeranno il 28 settembre, e si prevede che potrebbero essere circa 14.600, come l’anno scorso.
Tuttavia, questo numero è notevolmente superiore ai posti disponibili a bando, generando un rapporto di 4,6 domande per 1 posto. Un fenomeno particolarmente evidente nella classe di laurea Infermieristica dell’anno precedente, con un rapporto impressionante di 7 domande per ogni 1 posto disponibile.Per far fronte a questa crescente domanda, i posti a bando non si limitano ai cittadini italiani, ma includono anche 115 posti per gli studenti extra UE.
L’incremento dei posti a bando rappresenta un passo importante per rispondere alle esigenze del sistema sanitario italiano, ma è evidente che la domanda supera ancora l’offerta. La formazione di nuovi professionisti sanitari gioca un ruolo cruciale nella qualità delle cure e nell’efficienza dei servizi offerti, e il settore della sanità continua a essere una priorità per il sistema universitario e per le Regioni italiane.
La sfida ora è bilanciare la crescente richiesta con la necessità di formare professionisti altamente qualificati, in grado di far fronte alle sfide della salute pubblica e offrire cure di alta qualità a tutti i cittadini italiani.
Redazione NurseTimes
Angelo Mastrillo
Fonte: Ministero dell’Università, Conferenza Stato-Regioni
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