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Artrite: il test degli anticorpi anti-peptide ciclico citrullinato

INTRODUZIONE

Il test degli anticorpi anti-peptide ciclico citrullinato (anti-CCP) viene prescritto dal medico di base o dal reumatologo per verificare la diagnosi di artrite reumatoide (AR) e per fare una diagnosi differenziale, ossia per distinguere tra l’AR e altri tipi di artrite. L’esame viene prescritto insieme o dopo il test del fattore reumatoide (FR), anch’esso specifico per la diagnosi di l’artrite reumatoide.

I segni e sintomi che spingono il medico a prescrivere questo esame sono:

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  • dolore, gonfiore e arrossamento o senso di calore alle articolazioni, specialmente delle mani e dei polsi ma anche dolore a gomiti, collo, spalle, fianchi, ginocchia e piedi
  • rigidità delle articolazioni al risveglio, che migliora con il movimento nel corso della giornata
  • affaticamento, febbre e stato di malessere generale
  • comparsa di noduli sottopelle, soprattutto nei gomiti

Gli anticorpi sono molecole prodotte dal sistema immunitario, ossia il sistema di difesa dell’organismo in risposta a virus, batteri, ecc. A volte il sistema immunitario può iniziare a produrre, per errore, anticorpi diretti a parti dell’organismo, e in questo caso si parla di autoanticorpi, che possono diventare la causa dello sviluppo di malattie autoimmuni.

Gli anticorpi anti-peptide ciclico citrullinato (anti-CCP) sono autoanticorpi prodotti dal sistema immunitario contro il peptide ciclico citrullinato (CCP).
La citrullina è un aminoacido, normalmente prodotto nell’organismo dal processo di trasformazione dell’aminoacido arginina. Nelle articolazioni dei soggetti affetti da artrite reumatoide (AR), questa conversione avviene a velocità più elevata e l’eccesso di citrullina si può legare alle proteine o ai peptidi, cioè a molecole costituite da catene di aminoacidi. Le proteine così modificate possono cambiare la loro struttura, assumendo una forma ad anello. Questa nuova forma può indurre una risposta immunitaria diretta contro le proteine modificate, con la produzione degli autoanticorpi anti-CCP.

Rispetto al fattore reumatoide, il test degli anticorpi anti-CCP è maggiormente specifico e sensibile per diagnosticare l’artrite reumatoide e, in particolare, per scoprirla il prima possibile. Gli anticorpi anti-CCP permettono di diagnosticare l’artrite reumatoide nel 50-60% delle persone quando è ancora in fase iniziale (3-6 mesi dalla sua comparsa).

L’artrite reumatoide è una malattia autoimmune cronica, cioè che richiede un trattamento continuo e prolungato. Causa infiammazione e, man mano che progredisce, deformazione delle mani, dei piedi e di altre articolazioni. Lo sviluppo e la progressione della malattia, se non curata, può causare disabilità importanti nel giro di pochi anni.

L’efficacia dei trattamenti è associata alla diagnosi precoce, ossia alla scoperta della malattia nelle prime fasi di sviluppo prima che si verifichino danni importanti alle articolazioni.

IL TEST

Il test degli anticorpi anti-peptide ciclico citrullinato (anti-CCP) si esegue su un campione di sangue prelevato da una vena del braccio. L’esame non richiede alcuna preparazione. Il test rileva e misura la quantità di anticorpi anti-CCP nel sangue.

Gli anticorpi anti-CCP (anche detti anticorpi anti-citrullina, anticorpi anti-peptide ciclico citrullinato o ACPA) sono autoanticorpi prodotti dal sistema immunitario contro i peptidi ciclici citrullinati. La citrullina è una sostanza prodotta in condizioni normali dall’organismo durante il processo di trasformazione dell’aminoacido arginina. In alcune persone la conversione da arginina a citrullina causa la produzione dei peptidi ciclici (strutture a forma di anello) citrullinati.

Il metodo utilizzato per il test consiste nel dosaggio immunoenzimatico (ELISA: Enzyme Linked ImmunoSorbent Assay) per la determinazione nel sangue degli anticorpi (IgG) specifici per il peptide ciclico citrullinato e sfrutta la reazione tra anticorpi presenti nel campione testato e l’antigene. I risultati sono espressi in Unità (U/ml).

RISULTATI

Gli anticorpi anti-citrullina sono spesso rilevabili nel sangue delle persone con artrite reumatoide. Sarà il medico reumatologo a valutare il risultato del test e a prescrivere, se lo riterrà necessario, ulteriori indagini per accertare il tipo di malattia presente.

Nel caso in cui siano presenti segni e sintomi di artrite reumatoide accompagnati da:

  • anticorpi anti-CCP e fattore reumatoide positivi, è molto probabile che la persona sia affetta da artrite reumatoide e che questa malattia, se non trattata, progredisca rapidamente in una forma più grave
  • anti-CCP positivi e fattore reumatoide negativo, o nel caso in cui i livelli di entrambi siano bassi, ma vi siano segni e sintomi che suggeriscono l’artrite reumatoide, è molto probabile una forma precoce di artrite reumatoide che si svilupperà in seguito
  • anti-CCP negativi e fattore reumatoide positivo, i segni e sintomi indirizzano maggiormente verso una diagnosi differenziale, ossia una distinzione tra artrite reumatoide e altre condizioni infiammatorie
  • anti-CCP e fattore reumatoide negativi, è improbabile che la persona sia malata di artrite reumatoide

La conferma della presenza di artrite reumatoide deve essere espressa dal reumatologo. La malattia può esistere anche in caso di negatività per gli autoanticorpi.

Gli anticorpi anti-CCP hanno una sensibilità e una specificità pari o superiori rispetto a quelle del fattore reumatoide ed è più probabile che siano positivi già nei primi stadi della malattia. Il 95% delle persone positive per gli anticorpi anti-CCP, sviluppa l’artrite reumatoide. La diagnosi della malattia nelle sue fasi iniziali è fondamentale per iniziare subito le cure adeguate.

Redazione NurseTimes

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Redazione Nurse Times

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