Villa di Tirano (Sondrio), 19 gennaio 2021 – Hanno pensato fosse uno scherzo quando agli infermieri, asa, oss, della Fondazione Casa di Riposo Bongioni Lambertenghi di Villa di Tirano è stato comunicato che avrebbero ricevuto in premio 500 euro ognuno. Anzi, un sogno. Una realtà che ha dell’incredibile e, come fanno sapere i dipendenti, “in tanti anni di lavoro non era mai accaduta!”. Sebastiano Caniglia, presidente della Fondazione Casa di Riposo Bongioni Lambertenghi di Villa di Tirano, non desidera ancora rilasciare una dichiarazione in merito all’episodio, ma si limita a dire con voce entusiasta. “È stata una sorpresa anche per me. L’ho scoperto con loro. Siamo tutti sbalorditi”.
L’entusiasmo è alle stelle e loro con gli occhi lucidi dall’emozione non possono che ringraziare “l’anonimo benefattore (o benefattrice) che nei giorni scorsi ha pensato di fare questa straordinaria sorpresa. Non sappiamo chi sia. La donazione è senza mittente”. Del resto chi fa del bene non ha tempo di mettersi medaglie al petto, ma le mette all’anima e c’è chi ha pensato di trasformare la perpetua riconoscenza in concretezza donando in totale ben 35mila euro (70 i dipendenti) per l’impegno e l’abnegazione che hanno dimostrato e stanno dimostrando durante questa emergenza sanitaria.
«Ci commuove – proseguono le infermiere – sapere che qualcuno ha a cuore il nostro lavoro che per noi rappresenta una missione da svolgere con particolare cura sempre, ogni singolo attimo. Vedere il sorriso degli anziani dà una gioia che non si può spiegare”. In verità qualcosa di diverso nell’aria si era percepito già nei giorni addietro. Un cartello alquanto singolare era apparso nella bacheca degli annunci della rsa villasca:
«L’agenzia ha la necessità di contattare personalmente presso la propria sede di via Foppa 12 il personale dipendente della rsa Bongioni Lambertenghi per una importante e urgente comunicazione”.
L’avviso, inizialmente, aveva creato anche qualche preoccupazione tra i dipendenti. Poi la sorpresa e l’incontenibile gioia. Un gesto che scalda il cuore. Un grazie che si fa concretezza e ridà coraggio. Un regalo di quelli che non si scordano per gli operatori sanitari che, seppur esausti, ogni giorno assistono gli anziani con professionalità e impegno e “quel surplus di umanità”, come aveva ricordato anche il presidente della rsa Sebastiano Caniglia nella lettera aperta scritta durante le festività natalizie, che soltanto chi ama il proprio lavoro e le persone può avere.
Redazione Nurse Times
Fonte: Il Giorno
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