Un test sul plasma disponibile in commercio, sviluppato dalla società ALZPath, ha misurato la tau fosforilata 217 (p-tau217), dimostrando come sia un biomarcatore sanguigno specifico per la malattia di Alzheimer biologica. E’ quanto emerge dai dati di tre studi di coorte, ossia disegni di studio non sperimentali, ma osservazionali, che seguono un gruppo di persone per un periodo di tempo.
Secondo Nicholas Ashton, professore di Neurochimica all’Università di Göteborg in Svezia, questi risultati sono impressionanti, perché l’esame del sangue è preciso tanto quanto i test più avanzati, come quelli del liquido cerebrospinale e le scansioni cerebrali, nel diagnosticare il morbo
di Alzheimer.“Il plasma p-tau217 promette bene come strumento diagnostico per la malattia di Alzheimer, ma la sua valutazione diffusa è stata ostacolata dalla limitata disponibilità di analisi commerciali – affermano Ashton e i coautori -. E’ urgente la necessità di biomarcatori nel sangue validati per guidare decisioni terapeutiche tempestive con l’imminente implementazione delle terapie anti-amiloide nella gestione della demenza”.
Full text dell’articolo pubblicato su JAMA
Redazione Nurse Times
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