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Al via le elezioni per il rinnovo dei consigli direttivi provinciali IPASVI

Dal 15 settembre al 30 novembre 2017, si svolgeranno in tutta Italia le elezioni per rinnovare i consigli direttivi dei Collegi provinciali IPASVI.

 

Dal 15 settembre al 30 novembre 2017, si svolgeranno in tutta Italia le elezioni per rinnovare i consigli direttivi dei Collegi provinciali IPASVI

Come ci ricorda il Presidente della Federazione Nazionale Collegi Ipasvi, Barbara Mangiacavalli, quello delle elezioni è “un momento che assume i toni della conferma per chi ha ben operato o della discontinuità per scelte diverse che si differenziano da quelle precedenti, ma che devono essere sempre legate alla qualità dell’azione svolta e da svolgere”.

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Da Milano a Firenze, passando per Bari da anni si riconferma la fiducia a Presidenti storici, segno che hanno ben operato e hanno saputo stare accanto ai propri iscritti.

In altre realtà come Bologna, Pisa, Roma e la BAT (Barletta, Andria, Trani), si attendono nuove conferme, visto che i consigli direttivi di queste province sono il frutto di campagne elettorali che hanno visto l’elezione di nuovi Presidenti.

Per finire con realtà, come Catania, dove sebbene si sia lavorato bene il Direttivo si è scisso in due, dando vita a due liste, preludio di uno scontro aspro che porterà in questa tornata all’elezione, probabilmente, di una sola lista e Parma dove le note vicende giudiziarie (VEDI) potrebbero influire sull’esito del voto finale.

La Mangiacavalli, continua citando il premio Nobel per l’economia Amartya Sen, l’ex Presidente degli Stati Uniti Eisenhower e Ghandi, per riassumere quali dovrebbero essere, a suo dire, le qualità di un leader.

Conclude, il Presidente, dicendo che i tre anni del mandato possono passare velocemente ma che presuppongono idee ed ideali per dare o ridare slancio alla nostra professione.

Mi ha profondamente colpito il messaggio del Presidente Mangiacavalli, la quale come Eisenhower ci invita a scegliere come nostri rappresentanti persone integre.

Come non condividere il suo pensiero?

La sottoscritta ha ricoperto per tre anni l’incarico di consigliere di un grande Collegio, quello di Catania. Un’esperienza indimenticabile, che mi ha dato forse più di quello che mi sarei aspettata.

A tutti quelli che sostengono che il Collegio non serva a nulla, dico che dovrebbero cimentarsi e forse capirebbero quanto lavoro comporti rappresentare i propri colleghi, mettendoci sempre la faccia.

Lo dico con cognizione di causa e con un po di dispiacere perché questo percorso per me è giunto al termine, almeno per questa tornata elettorale, con voi mi va di condividere le riflessioni che mi hanno portata a fare questa scelta.

Tutto si riconduce a quella attitudine che per il nostro Presidente Mangiacavalli è fondamentale, l’integrità.

Di elezioni ed altri proclami, le mie considerazioni sulla campagna per il rinnovo del consiglio direttivo a Catania

Per caso, sfogliando uno dei miei libri preferiti alla ricerca delle parole, quelle giuste, quelle che aiutano a dipanare la matassa di pensieri ingrovigliati dalle emozioni nella mente di chi ha vissuto forti emozioni, (come quelle che ho vissuto io ieri pomeriggio al Collegio Ipasvi di Catania), mi sono imbattuta in un vecchio articolo di Francesco Alberoni, pubblicato nel 2010 dal “Corriere” e che avevo ritagliato e messo da parte, dal titolo “Scegliere e prendersi responsabilità. Così nasce l’integrità morale”.

Diceva Alberoni: “Io credo che ogni persona abbia un nucleo della personalità morale che si forma precocemente, che dura nel tempo e influenza tutti i suoi comportamenti”, e così in virtù di ciò, mi sono decisa a dire la mia sulle elezioni, oramai prossime, per il rinnovo del Direttivo Ipasvi di Catania.

IO NON CI SARO’, questa volta.

Ho voluto fare un passo indietro per il rispetto che devo a me stessa, prima che a tutti gli altri.

Ieri sera, ho presenziato all’ultimo direttivo di questo triennio. Non vi nascondo che mi sono emozionata nel ringraziare “tutti” i colleghi che mi hanno accompagnato durante questo percorso.

Un GRAZIE lo devo anche a chi ha riposto in me la sua fiducia e a chi, nonostante quella fiducia non mi avesse accordato, ho cercato di rappresentare comunque al meglio.

 Ho dovuto fare ammenda nel corso di questi tre anni e constatare quanto impegno richieda ricoprire certe cariche istituzionali, in termini di presenza, responsabilità e tempo sottratto ai propri cari a fronte di pochi miseri Euro percepiti.

Leggo, con dispiacere, sui social di strane richieste (da parte di alcuni oramai ex consiglieri, di cui in passato ho condiviso lotte e intenti) che non sono state evase, di insinuazioni poco lusinghiere.

Difatti non serve focalizzare l’attenzione su un diritto negato, a torto o a ragione, quando il problema è un altro. Quando il saggio indica la luna lo stolto guarda il dito!

Io ho fatto un passo indietro perché non ho condiviso nel metodo e nei fatti questa scissione, che ha portato alla nascita di due liste.

La verità è che se si vuole essere onesti bisogna avere il coraggio di esserlo fino in fondo.

E, quindi, proprio perché libera e non assoggettata a vincoli di scuderia, sento la necessità di squarciare quel velo di ipocrisia che aleggia tra le righe di molti post pubblicati sui social, in questi giorni.

Come ben detto da alcuni colleghi, sarebbe stato più onesto dire che si volevano portare avanti altri programmi e altre idee e che per farlo bisognava cambiare strada, ma negare il buon lavoro che è stato fatto, l’impegno che è stato profuso e insinuare dubbi e fare accuse infondate non è accettabile. Non da me. Io c’ero!

Ho votato i bilanci annuali e come me tutti i consiglieri, di più, abbiamo attraverso quell’organo di garanzia che è rappresentato dal Collegio dei Revisori dei conti controllato gli aspetti che regolano la contabilità, in particolare la correttezza dei bilanci e dei risultati finanziari, economici e patrimoniali.

Io ho letto quelle relazioni, a disposizione mia, come degli altri consiglieri. Ognuno può farsi l’idea che vuole, ma credo che certe richieste giungano tardivamente. Io non rinnego il mio operato e ciò che è stato fatto nell’interesse di tutti gli iscritti, in questi anni.

Il nostro collegio, a fronte di una tassa risibile offre molti servizi, e di qualità, ai colleghi iscritti.

Concludo, così come ho aperto, con le parole di Francesco Alberoni: “La capacità di non dare la colpa agli altri, di riconoscere che sei stato tu, con la tua volontà, ad aver deciso di agire in quel modo è una grande forza. Essa ti consente di cambiare, di rifiutare le persone e gli ambienti che prima avevi accettato, di respingere chi ti ha deluso conservando un animo sereno, senza rancore, perché sei tu solo l’artefice delle tue scelte. E’ forse questa l’essenza dell’integrità morale, ritenere che sei tu che devi ragionare, che devi giudicare, che devi scegliere, che devi prenderti la responsabilità”.

Ed è per tutte queste ragioni che oltre ad aver scelto di farmi da parte ho scelto di dare il mio appoggio alla compagine del Presidente uscente.

Non sottovalutate l’intelligenza di noi infermieri, liberi e onesti lo siamo a prescindere da come ci schieriamo. Buone elezioni a tutti noi.

 

Rosaria Palermo

www.ipasvi.it

 

 

 

 

Rosaria Palermo

Infermiera dal 1994. Attualmente, infermiera specialista del rischio infettivo presso l'ARNAS Garibaldi di Catania. Ho una laurea magistrale e due Master, uno in Coordinamento e l'altro in Management del rischio infettivo. Faccio parte del Direttivo di ANIPIO (Società Scientifica degli Infermieri Specialisti del Rischio Infettivo) dal 2016. Penso che lo scatto nella nostra professione debba essere culturale, prima di ogni cosa. Nelson Mandela diceva che la conoscenza è l'arma più potente di cui gli esseri umani dispongano, ed è ciò che permetterà alla nostra professione di ritagliarsi gli spazi che le competono.

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Rosaria Palermo

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