“Vaccino antinfluenzale attiva il Covid”: medico indagato per procurato allarme

Dopo il video dai toni apparentemente negazionisti pubblicato su YouTube, il dottor Giuseppe Delicati è finito nel mirino della Procura di Ivrea.

La Procura di Ivrea ha aperto un fascicolo sul caso di Giuseppe Delicati (foto), medico di Borgaro Torinese finito nel mirino della critica per aver pubblicato su YouTube un video in cui minimizzava la portata della pandemia di coronavirus, declassandola a “pseudopandemia”, e metteva in guardia sulla possibile attivazione del Covid-19 a opera del vaccino antinfluenzale. L’ipotesi di reato contenuta nella denuncia dei carabinieri del Nas è quella di procurato allarme.

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Ex ufficiale medico di complemento, ora medico di base sul territorio dell’Asl To4, Delicati citava una non meglio identificata fonte del Pentagono: “I morti di Bergamo erano stati tutti vaccinati per il vaccino antinfluenzale”

. E aggiungeva: “Il fatto che la campagna antinfluenzale sia anticipata al 27 ottobre mi ha insospettito. Oltretutto è raccomandata insieme al vaccino contro il Covid, che  non è un vaccino a virus attenuato, come il vaccino per l’influenza, ma è composto da frammenti di Rna fetale che si combinano con il nostro Dna, causando terribili malattie autoimmuni”.

Per quelle dichiarazioni, Delicati è stato segnalato anche all’Ordine dei medici di Macerata, nel quale è iscritto. Sarà ascoltato nelle prossime settimane. Intanto l’Ordine dei medici di Torino, che ha segnalato l’accaduto ai colleghi di Macerata, ha richiesto anche la rimozione del video pubblicato su YouTube.

“Non sono un no-vax e nemmeno un negazionista – si era difeso il medico dopo il polverone sollevato dalle sue dichiarazioni –. Ho sempre consigliato il vaccino antinfluenzale ai miei pazienti e io stesso ho sempre fatto il vaccino, facendolo fare anche ai miei figli. Era un video destinato ai miei colleghi, non era mia intenzione scatenare un allarme. Prima di farlo, pubblicandolo su YouTube, avevo cercato di discutere di quei temi con l’Asl e avevo chiesto un incontro, ma nessuno mi ha mai risposto”.

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