Infermieri

Classificazione NOC dei risultati infermieristici

Rilanciamo un articolo di Luca Pietrini, direttore Attività formative del corso di laurea in Scienze infermieristiche e ostetriche dell’Università degli Studi di Firenze, pubblicato su L’infermiere, organo ufficiale della Fnopi.

Misurare i risultati sensibili all’assistenza rappresenta oggi uno standard della pratica professionale di tutte le discipline sanitarie. Identificare i risultati di salute della persona assistita, risultati sensibili e correlabili alle prestazioni e alle attività infermieristiche, è oggi uno degli aspetti più importanti dell’infermieristica.

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Gli sforzi posti in essere dagli infermieri per misurare i risultati e registrare i cambiamenti dello stato di salute dell’assistito nel tempo permettono agli infermieri di migliorare la qualità dell’assistenza, oltre a potenziare il loro livello di competenza. Per molto tempo si è fatto affidamento sull’utilizzo nella pratica clinica di risultati interdisciplinari, che in realtà erano risultati nati, sviluppati e implementati prevalentemente per la pratica medica.

Oggi la classificazione dei risultati infermieristici NOC rappresenta un valido contributo alla pratica infermieristica, fornendo risultati importanti per persona assistita, caregiver, gruppi, famiglia e comunità. Edizioni della Tassonomia ampliate e aggiornate sono state pubblicate nel 2000, 2004, 2008 e 2013. Ancora oggi esistono poche strutture concettuali e metodologiche correlate ai risultati di salute della persona e sensibili all’assistenza infermieristica. Quelle esistenti, peraltro, tendono a descrivere ampie categorie di risultati che ad oggi risultano ancora non convalidati.

La nuova classificazione NOC è globalmente significativa. I linguaggi standardizzati utilizzati al suo interno risultano utili per la definizione di un corpus unico di conoscenze, di un linguaggio comune nella pratica infermieristica e per lo studio e lo sviluppo della disciplina infermieristica.
L’edizione del 2020 presenta importanti novità. In questa edizione sono presenti 540 risultati NOC suddivisi in 7 domini e 34 classi. Dei 540 risultati, 52 sono nuovi (ben 11 NOC relativi alla conoscenza e 13 correlati all’autogestione da parte della persona assistita), 55 sono stati revisionati, 34 rivisti senza apportare modifiche. Con l’aggiunta di 52 nuovi risultati, questa classificazione fornisce quindi un elenco decisamente più completo per soddisfare la richiesta di dati assistenziali.

Elemento innovativo che emerge subito dalla consultazione del testo è che alcuni dei risultati inseriti nella classificazione, a differenza delle precedenti edizioni, possono essere misurati dalla persona assistita stessa, in modo autonomo, mentre altri richiedono l’esperienza e la competenza dell’infermiere. Si fa quindi una progressione importante verso il paziente “esperto”. Ciascun risultato della classificazione comprende un titolo, una definizione, un insieme di indicatori di risultato che descrivono specifiche condizioni o comportamenti correlati al risultato stesso, una scala di misurazione a cinque valori di tipo Likert

e infine una selezione dei riferimenti bibliografici utilizzati anche per lo sviluppo dello specifico NOC.

Nell’intero volume è stata effettuata una completa revisione linguistica della terminologia utilizzata, oltre ad un miglioramento grafico del layout di struttura. Il testo è suddiviso in sei principali sezioni. Ogni sezione fornisce un valido contributo attraverso la descrizione non solo degli aspetti teorici e metodologici relativi alla classificazione, ma anche e soprattutto delle 45 aree cliniche specialistiche infermieristiche con associazione e collegamenti ai risultati NOC più frequenti e appropriati. Presenti, inoltre, esempi di applicazione della classificazione alla pratica clinica, alla formazione e alla ricerca in ambito infermieristico.

Il testo rappresenta quindi una valida guida e supporto alla pratica clinica dell’infermiere per identificare i risultati di salute pianificati e quelli realmente ottenuti. Nell’attuale edizione non compare la sezione, presente nelle precedenti edizioni, dedicata ai collegamenti dei risultati NOC con le diagnosi infermieristiche NANDA-I. Tuttavia il linguaggio della classificazione NOC si integra con le tassonomie delle diagnosi infermieristiche NANDA-I e degli interventi infermieristici NIC (Nursing Interventions Classification).

Il volume rappresenta un ottimo riferimento per chiunque cerchi di standardizzare il linguaggio dell’assistenza infermieristica, ma non solo. È particolarmente significativo quando si guarda alla creazione di cartelle cliniche elettroniche, assegnando valore alle variabili infermieristiche. Aiuta inoltre il Sistema sanitario e l’organizzazione aziendale nella definizione di standard operativi integrati tra le diverse discipline basati sull’evidenza scientifica, che possono rappresentare anche un valido contributo ai processi di accreditamento delle strutture assistenziali.
Nonostante altri risultati infermieristici possano essere sviluppati nel futuro, quelli presenti in questa sesta edizione risultano sicuramente utili per l’intero campo di azione della pratica clinica degli infermieri e, in senso più ampio, per gli altri professionisti della salute.

Redazione Nurse Times

Fonte: L’infermiere

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