Infermieri

Umberto I, gli infermieri in graduatoria scrivono a Zingaretti e Lorenzin: basta cooperative e agenzie interinali!

Una lettera. A nome di molti degli 878 infermieri presenti nella graduatoria finale del Concorso al Policlinico Umberto I di Roma, conclusosi lo scorso agosto.

Una lettera. A nome di molti degli 878 infermieri presenti nella graduatoria finale del Concorso al Policlinico Umberto I di Roma, conclusosi lo scorso agosto. Scritta a seguito di un comunicato della Cgil a difesa dei 700 lavoratori esternalizzati della cooperativa (che rischiano il posto); e di alcune indiscrezioni uscite fuori dai social, in cui la Fp Cgil Roma e Lazio ha affermato che il Policlinico, comunque, assumerà personale solo tramite agenzia interinale e non dalla graduatoria finale del concorso. 

Spett.li Ministro della Salute Lorenzin e Presidente della Regione Lazio Zingaretti, Vi scrivo a nome di molti degli infermieri idonei presenti nella graduatoria finale (pubblicata lo scorso 26 agosto) del concorso per titoli ed esami indetto dall’AZIENDA POLICLINICO UMBERTO I DI ROMA.

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Vi vorrei chiedere di leggere questo mio articolo, scritto per la testata giornalistica Nurse Times: “Roma, Umberto I: 838 infermieri fermi in graduatoria, ma i sindacati difendono le cooperative.

Il pezzo è scaturito in risposta ad un post pubblicato sulla pagina Facebook della Fp Cgil Roma e Lazio e facente riferimento a un comunicato reso pubblico sul sito del sindacato: “Sanità, Umberto I: a rischio 700 lavoratori esternalizzati dopo 18 anni di servizio“.

Nel social, come era inevitabile, ha avuto luogo una accesa discussione tra diversi professionisti presenti nella graduatoria finale del concorso e il sindacato stesso.

Con tanto di dichiarazioni piuttosto strane, da parte della CGIL, in cui l’ente ha asserito che il Policlinico Umberto Primo si affiderà alle agenzie interinali, anziché attingere dalla graduatoria, per effettuare assunzioni di personale infermieristico.

Purtroppo ho constatato che questi commenti sono stati poi cancellati dalla pagina Facebook, ma quanto affermato dalla CGIL ci sembra quantomeno preoccupante.

In assenza di delibere e di documenti ufficiali, infatti, queste indiscrezioni, sommate a quella strenua difesa del personale delle cooperative (per certi versi comprensibile, visto che si tratta comunque di 700 famiglie), fatto passare per parte integrante del Policlinico (cosa che non è e non può essere, vedasi l’articolo 97 della Costituzione Italiana), ha rappresentato per noi infermieri in graduatoria la goccia che ha fatto traboccare il vaso.

Di sicuro servono assunzioni, questo è chiaro. Assunzioni vere, però. Il Lazio, da troppo tempo, è in ginocchio dal punto di vista sanitario. Così come il Policlinico Umberto I, una delle aziende Ospedaliere Universitarie più importanti a livello Nazionale ed Europeo, che presenta delle vere e proprie voragini nel suo organico. Da tempo immemore, per giunta.

Situazione, questa,  che negli anni l’ha costretto ad affidarsi a personale esterno, ma… Ora c’è questa graduatoria. Sudata. Voluta da tutti. O quasi, visti i continui stop che hanno rallentato parecchio il “Concorsone” che era tanto atteso, qui a Roma. Quindi, almeno in teoria, non ci sarebbe più bisogno di esternalizzare il servizio.

Eppure voci e scritti vari su questo argomento si rincorrono senza sosta e non fanno altro che alimentare la preoccupazione degli infermieri che aspettano una chiamata e che controllano ogni giorno la propria casella di posta certificata; nella speranza di trovarci qualche novità. Che potrebbe significare una svolta per la propria vita. Professionale e non.

Preoccupazione che, al di là delle indiscrezioni uscite fuori dai dialoghi social con la Cgil, è giustificata dal fatto che non sarebbe la prima volta che in Italia, a fronte di graduatorie valide, si scelga invece di assumere tramite agenzia interinale. Non è di molto tempo fa, infatti, la denuncia di un consigliere del Collegio Ipasvi di Firenze nell’articolo dal titolo: “Meno lavoro interinale per gli infermieri – Si usino le graduatorie per fare le assunzioni che servono”.

Sarà il caso anche della Regione Lazio? Perché non è accettabile fare ricorso a cooperative che sfruttano i nostri colleghi infermieri, così come al lavoro interinale, quando c’è una graduatoria in corso di validità!

Cosa è stato indetto a fare, allora, un concorso così importante?

Certo della Vostra comprensione, confido in Voi per effettuare tutte le verifiche del caso e per far rispettare la legge in relazione alle assunzioni nelle Pubbliche Amministrazioni; in quanto c’è in gioco la salute dei cittadini, bene che lo Stato deve garantire in applicazione dell’Art. 32 della Costituzione: “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti”.

RingraziandoVi anticipatamente e nell’attesa di un Vostro riscontro, Vi porgo i miei più cordiali saluti. I miei e quelli dei molti colleghi che mi hanno sollecitato a scrivere queste righe cariche di frustrazione e stanchezza. Ma anche di una voglia matta di vedere, finalmente, dopo tanti sacrifici e troppe prese per i fondelli, le cose funzionare davvero in nome del merito, dell’imparzialità e della trasparenza. Ovvero i concetti su cui dovrebbero reggersi le aziende pubbliche.

 

Dott. Alessio Biondino

 

Redazione Nurse Times

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