Si è concluso con successo il primo congresso organizzato dai nuclei Cives della regione Toscana, dal titolo “L’INFERMIERE NEL SISTEMA DI PROTEZIONE CIVILE: ATTUALITA’ E PROSPETTIVE” tenutosi il 20 novembre a Sovigliana Vinci (FI).
Dopo un importante percorso di crescita pensato e rigorosamente sostenuto dai nuclei Cives toscani, finalmente il confronto con le Istituzioni di riferimento, con l’occasione di mostrarsi insieme e poter far loro alcune proposte.
Durante l’evento formativo è emersa la necessità di condividere l’opportunità di costituire un soggetto infermieristico unico nell’ambito del volontariato regionale. Allo stesso tempo, trovare una modalità di trasferimento delle competenze specifiche acquisite dai professionisti nella quotidianità lavorative, nello scenario complesso e diversificato della Protezione Civile.
Il congresso, che ha visto la partecipazione di infermieri, studenti, medici e tecnici del soccorso, importanti ospiti ed interlocutori tra cui alcuni rappresentati del Dipartimento di Protezione Civile Nazionale, Prof Galanti, Dott. Federighi, Dott. Giarola, Dott. Generali, il Vice Prefetto Dott.ssa Anna Maria Santoro, i rappresentati del Sistema Sanitario Regionale, Dott. Piero Paolini Refente Regionale di F2 e il Dott. Alessio Lubrani Direttore 118 Empoli, ma anche il Presidente Nazionale dell’Associazione CIVES Michele Fortuna
ed importanti riferimenti della rappresentanza professionale come la Presidente del Collegio Ipasvi di Livorno, Marcella Zingoni.La prima sessione, tutta istituzionale, ha fatto il punto sullo stato dell’arte in merito ad organizzazione e progetti del Dipartimento di Protezione Civile Nazionale, mettendo in risalto più volte quanto sia fondamentale la collaborazione sistematica con un’associazione professionale di categoria in possesso di un pacchetto di competenze tanto specifiche quanto peculiari.
Nella sessione pomeridiana, l’associazione ha colto l’invito dei dirigenti della Protezione Civile Nazionale, lanciando su più fronti spunti su cui lavorare.
Il Cives propone un suo percorso di collaborazione con il livello regionale di Protezione Civile identificando all’interno di un’analisi temporale delle fasi di maxiemergenza, gli ambiti ed i ruoli che ad oggi sarebbe in grado di garantire, rispettando il mandato della professione e del volontariato ma allo stesso tempo mantenendo alta la risposta professionale, come garanzia per il cittadino.
Un passo importante in un momento di riorganizzazione del Sistema di Protezione Civile Regionale che ha sicuramente dato visibilità all’Associazione e che ha rappresentato un momento di profonda riflessione tra i professionisti e con le Istituzioni sull’importanza delle collaborazioni tra Enti e Volontari e su quanto lavorare d’anticipo possa dare risultati positivi per la cittadinanza in situazioni complicate e destabilizzanti come le calamità.
L’augurio è che questo sia il primo di tanti appuntamenti a cadenzare le tappe di una crescita costante e produttiva.
Giuseppe Papagni
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