Test di Israele sul vaccino anti Covid: sta funzionando

“Diciamolo con cautela, la magia è iniziata”

Israele è stata la base del più ampio test mondiale fatto finora sull’efficacia del vaccino contro il coronavirus. Israele ha dimostrato che un robusto programma di vaccinazione contro il coronavirus può avere un impatto rapido e potente, mostrando al mondo una via d’uscita plausibile dalla pandemia.

Advertisements


SCARICA LA TUA TESI


I casi di Covid-19 e di ricoveri sono diminuiti drasticamente tra le persone che sono state vaccinate nel giro di poche settimane, secondo i nuovi studi. I primi dati suggeriscono che i vaccini funzionano quasi altrettanto bene nella pratica come hanno fatto negli studi clinici. Il vaccino ha avuto un tasso di efficacia del 95% negli studi clinici, ma i ricercatori avevano avvertito a novembre che quei numeri potrebbero non reggere nel mondo reale. I ricercatori hanno, infine, stimato che il vaccino ha un’efficacia del 91%.

“Diciamolo con cautela, la magia è iniziata”, ha twittato Eran Segal, biologo quantitativo presso il Weizmann Institute of Science e coautore di un nuovo studio sull’impatto del vaccino in Israele, come riporta The New York Times.

Tuttavia, anche Israele, che ha superato ogni altra nazione nella vaccinazione della sua gente, è tutt’altro che fuori pericolo. Giovedì il Paese ha esteso il suo terzo blocco nazionale. Il nuovo studio israeliano ha esaminato le statistiche sanitarie nazionali per le persone di età pari o superiore a 60 anni, che hanno ricevuto prima il vaccino Pfizer-BioNTech

a causa del loro rischio di contrarre forme gravi della malattia. Analizzando i dati a sei settimane dall’inizio della campagna di vaccinazione, quando la maggior parte delle persone di quell’età era stata vaccinata, si è scoperto che il numero di nuovi casi di Covid-19 è diminuito del 41% rispetto a tre settimane prima. È stato registrato un calo del 31% dei ricoveri a causa del coronavirus e un calo del 24% di coloro che si sono ammalati in modo critico.

Lo studio è importante, in parte, perché gli autori sono stati in grado di isolare altri fattori, compresi i blocchi, che riducono anche il numero di infezioni. I ricercatori hanno scoperto che anche tenendo conto di questi fattori, i vaccini hanno avuto un impatto significativo.

Cristiana Toscano

Leave a Comment
Share
Published by
Cristiana Toscano

Recent Posts

Indagine Nursing Up: “Carenza di infermieri pronta ad esplodere come una bomba a orologeria nei mesi estivi”

Sanità, Indagine Nursing Up: “Tra le regioni più in difficoltà, al primo posto ci sono…

18/05/2024

Asl Ferrara: conferimento incarico di dirigente delle professioni sanitarie infermieristiche. Il Bando

Conferimento dell'incarico quinquennale di struttura complessa interaziendale di dirigente delle professioni sanitarie infermieristiche, tecniche, della…

18/05/2024

Rinnovo contratto sanità privata: Cgil, Cisl e UIL dichiarano lo sciopero dei dipendenti Aris e Aiop

I sindacati: “Aiop e Aris non vogliono riconoscere il contratto ai dipendenti” “Le promesse fatte…

18/05/2024

L’infermiere del 118 accusato di molestie: “Non ho fatto nulla, c’è chi può testimoniarlo”

L’infermiere ai direttori sanitari ha ribadito: “Non ho fatto nulla, c’è chi può testimoniarlo” La…

18/05/2024

Mille infermieri all’anno da tutti i continenti per gli ospedali cattolici italiani. Aris, Uneba e Cei presentano “Samaritanus Care”

Cei: “La Chiesa italiana con Samaritanus Care affronta la grande fuga degli infermieri assumendo laureati dalle…

18/05/2024

Salerno. A.O.U. “San Giovanni di Dio e Ruggi D’Aragona” avviso pubblico per infermieri

In esecuzione della deliberazione del Direttore Generale n. 413 del 17/05/2024, esecutiva ai sensi di…

18/05/2024