Mentre in passato i tatuaggi erano considerati permanenti, adesso è possibile rimuoverli con differenti interventi di medicina estetica. La rimozione si può effettuare mediante laser, dermoabrasione, peeling chimici o intervento chirurgico. Quest’ultimo può essere necessario quando il tatuaggio compromette la qualità della vita o crea disagi, anche di natura psicologica.
Molti chirurghi, tuttavia, affermano che una rimozione dei tatuaggi completa non sia possibile, in quanto l’efficacia del trattamento scelto dipende da diverse variabili: dimensione del tatuaggio, colori utilizzati, posizione del tatuaggio, età. Considerato che ogni tatuaggio è unico, le tecniche di rimozione devono essere personalizzate per i singoli casi.
Nei trattamenti più invasivi per la rimozione dei tatuaggi è possibile incorrere in: comparsa di cicatrici, ipo o iper pigmentazione, infezioni post-trattamento.
Il trattamento laser per la rimozione dei tatuaggi deve essere effettuato da dermatologi o in centri di chirurgia specializzati. E’ caratterizzato da impulsi che la pelle riceve e che possono ricordare la sensazione di un pizzico. L’energia del laser è capace di frantumare le particelle di inchiostro.
Generalmente, la rimozione con il laser è più efficace per i tatuaggi di colore nero e rosso, mentre gli altri colori risultano più resistenti. E’ inoltre possibile che la rimozione non risulti completa, in quanto potrebbero insorgere resistenze dovute agli inchiostri utilizzati.
E’ importante essere consapevoli che, dopo i trattamenti per la rimozione dei tatuaggi, possono restare cicatrici visibili o macchie della pelle temporanee. Per ridurre il rischio è importante attenersi in modo rigido alle istruzioni del medico. A tal proposito è di fondamentale importanza rivolgersi esclusivamente a personale medico esperto e autorizzato. Durante il trattamento laser il paziente dovrà utilizzare occhiali protettivi speciali. Tale trattamento, inoltre, è sconsigliato in gravidanza.
Successivamente al trattamento sarà possibile provare uno o più dei seguenti effetti: gonfiore, rossore, ematomi (rari), leggero sanguinamento. Il medico consiglierà al paziente che si è sottoposto a rimozione dei tatuaggi come trattare la zona nel post-trattamento. Prima del trattamento è opportuno evitare l’utilizzo di creme autoabbronzanti o spray, prendere sole o fare lampade solari, ed è necessario tenere la pelle idratata.
Redazione Nurse Times
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