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Approccio fisiologico ai tempi di taglio del cordone ombelicale alla nascita

“Il taglio del cordone tardivo o nessun taglio sono la procedura fisiologica. Il taglio immediato è una procedura invasiva che deve essere giustificata. Nel parto fisiologico non è giustificata.”

-OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità)-

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Il taglio del cordone ombelicale al momento della nascita ha un grande impatto sul sistema cardiovascolare di un bambino che varia di significato a seconda che il bambino ha iniziato la respirazione. Recenti evidenze sperimentali hanno dimostrato che clampare il cordone ombelicale limita fortemente il ritorno venoso cardiaco soprattutto in assenza di ventilazione polmonare efficace. Come risultato, la gittata cardiaca si riduce notevolmente e rimane bassa fino a quando la respirazione non diventa efficiente ed autonoma.

Una volta che il bambino comincia la respirazione, l’aerazione del polmone provoca un forte aumento del flusso sanguigno polmonare, che sostituisce il ritorno venoso ombelicale come fonte di precarico per il ventricolo sinistro. Come risultato, la gittata cardiaca aumenta notevolmente, come indicato da un aumento della frequenza cardiaca immediatamente dopo la nascita.

In un recente studio apparso sul British Medical Journal viene confermato che chiudere il cordone ombelicale in ritardo potrebbe ridurre l’anemia sideropenica nei neonati. In Europa fra il 3% e il 7% dei neonati soffre di anemia sideropenica, anche se con un valore di emoglobina normale. Questi valori sono ovviamente molto maggiori nel terzo mondo. Il ferro è essenziale per alcuni aspetti dello sviluppo cerebrale e ci possono essere dei danni per lo sviluppo cognitivo, da qui l’importanza di studi che aiutino a ridurre la sideropenia neonatale.

Ricercatori del Halland Hospital e dell’Università di Umea, in Svezia, hanno scoperto che i neonati hanno meno probabilità di soffrire carenza di ferro e avere anemia se si attendono tre minuti dalla nascita prima di tagliare il cordone ombelicale. Gli scienziati svedesi, secondo i risultati di uno studio pubblicato sul British Medical Journal, hanno esaminato gli effetti del ritardare il taglio del cordone in bambini di quattro mesi di vita intrauterina e li hanno confrontati con quelli di coloro a cui il cordone era stato reciso subito dopo il parto. Lo studio ha incluso un totale di 400 bambini nati da gravidanze considerate di basso rischio ed i risultati hanno mostrato che nei bambini in cui è stato ritardato il taglio di circa tre minuti i livelli di ferro erano superiori e, quindi, sono stati rilevati un minor numero di casi di anemia neonatale

.

Gli autori dello studio stimano che se il bambino viene lasciato attaccato al cordone per almeno tre minuti dopo la nascita si lascia arrivare ai polmoni molta più quantità di sangue ricco di ossigeno, permettendo che le prime inspirazioni del neonato siano più profonde e maggiormente irrorate e aumentando il ferro nell’organismo fino al 45%.

Si precisa che quando il cordone ombelicale viene tagliato, il neonato non è più in equilibrio con l’organismo materno e deve provvedere autonomamente anche all’omeostasi glucidica, attingendo ai depositi (grasso bruno, fegato…). Nel prematuro c’è carenza sia di questi depositi glucidici. Il prematuro inoltre va facilmente incontro ad ipotermia, si alimenta scarsamente ed è sottoposto a manovre stressanti, tutti fattori che aumentano il suo rischio di sviluppare ipoglicemia.

Secondo quanto riporta la BBC, il Royal College of Obstetricians and Gynaecologists (UK) ha chiesto ulteriori studi su questo argomento al fine di stabilire una raccomandazione specifica sui tempi di recisione, in quanto è dimostrato che la “carenza di ferro nei primi mesi del vita è associata a ritardo dello sviluppo neurologico”.

Anche una revisione sistematica pubblicata sulla Cochrane Library afferma che ritardare il taglio e la legatura del cordone ombelicale del neonato dopo la nascita porta benefici. Gli autori hanno trovato che i neonati risultavano più sani sia per valori del sangue in generale che per livelli di ferro, quando il cordone veniva tagliato e legato in ritardo.

Dal punto di vista medico legale il taglio del cordone non dovrebbe essere fatto in regime extraospedaliero dall’infermiere: gli esimenti ala esecuzione sono lo stato di necessità, ossia l’occorrenza che si instaura nel momento in cui vi è, per esempio,  la necessità di rianimazione del neonato.

Infermiere Magistrale Scienze Inf.che ed Ostetriche

CALABRESE Michele

Sitografia e bibliografia:

  • https://www.medicinanelweb.it/
  • Rabe H, Diaz-Rossello JL, Duley L, Dowswell T. Effect of timing of umbilical cord clamping and other strategies to influence placental transfusion at preterm birth on maternal and infant outcomes. Cochrane Database of Systematic Reviews 2012, Issue 8.
  • https://fn.bmj.com/content/early.
  • https://www.evidencebasednursing.it/traduzioni%20cochrane/RS_Clampaggio_funicolo.pdf
Michele Calabrese

Infermiere Magistrale in Scienze Infermieristiche ed Ostetriche, docente a corsi di formazione rivolti a personale sanitario e laico, in regime residenziale e non. Responsabile Scientifico, Moderatore e/o Relatore ad eventi, seminari e congressi. Infermiere presso UOC Angiografia e Radiologia Interventistica P.O. "L. Bonomo" Andria (BT); già Infermiere MeCAU (Medicina e Chirurgia Emergenza ed Urgenza/Accettazione) ed Emergenza Territoriale P.T.S. 118 "Basilicata Soccorso", postazione INDIA 28.Consigliere Ordine Professioni Infermieristiche BAT (OPI BAT) e già Revisore dei Conti medesimo Ente; componente di Commissioni esterne Ordine delle Professioni Infermieristiche Barletta-Andria-Trani (O.P.I. BAT). Responsabile Commissione Formazione OPI BT. Presidente Società Scientifica della Associazione Provinciale C.N.A.I. BAT (Consociazione Nazionale Associazioni Infermiere/i della BAT). Formatore O.S.S. ai sensi del DLgsR Puglia. Docente a contratto. Istruttore American Heart Association (Training Center ID ZZ21169) per personale Sanitario e laico in corsi BLS (D), manovre disostruttive adulto, bambino, lattante

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Michele Calabrese

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