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Tac e risonanze magnetiche fino a mezzanotte: così la Toscana dichiara guerra alle liste d’attesa

La Regione ha siglato un accordo coi sindacati della dirigenza medica e della dirigenza sanitaria, professionale, tecnica e amministrativa.

In Toscana sarà possibile effettuare Tac e risonanze magnetiche fino a mezzanotte. Altre visite ed esami saranno effettuate in fasce orarie aggiuntive rispetto a quelle applicate finora. Tutto con agende di prenotazione elettroniche, ampliate e gestite dai Cup. E tutto all’interno del sistema sanitario pubblico, con le aziende che acquisteranno le prestazioni aggiuntive dai propri professionisti.

Il piano per abbattere liste d’attesa era stato annunciato dalla Regione un paio di settimane fa. Come ulteriore strumento per governare le liste d’attesa, la delibera contemplava anche la possibilità per le aziende di ricorrere all’attività libero professionale dei propri dipendenti: medici, infermieri, tecnici.

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Nella Sala Pegaso di Palazzo Strozzi Sacrati, sede della giunta regionale, è stato siglato tra Regione e sindacati della dirigenza medica e della dirigenza sanitaria, professionale, tecnica ed amministrativa un accordo che definisce i criteri per l’acquisizione di prestazioni libero-professionali ambulatoriali tra il personale dirigente del Sistema sanitario regionale.

Questi gli indirizzi della Regione alle aziende e agli enti del Servizio sanitario regionale per il governo delle liste di attesa:

  1. Le aziende e gli enti del SSR, prima di procedere ad acquisire prestazioni ambulatoriali presso strutture private, al fine di governare le liste d’attesa per le situazioni di particolare criticità, verificano la disponibilità del proprio personale dirigente in regime di esclusività ad erogare queste prestazioni in regime libero professionale.
  2. Le prestazioni “visite”, “ecografie”, “mammografie cliniche” ed “endoscopie digestive” che registrano tempi d’attesa particolarmente critici saranno svolte in fasce orarie indicate dal professionista tra quelle già autorizzate per lo svolgimento della propria attività libero professionale intramoenia, o in fasce orarie ulteriori che saranno utilizzate dai Cup per ampliare le agende di prenotazione in regime istituzionale.
  3. Le Tac e le Risonanze magnetiche che registrano tempi d’attesa particolarmente critici saranno erogate secondo pacchetti di 8 prestazioni nelle fasce orarie 20-24 e nei pomeriggi del sabato; restano valide le vigenti regole per l’acquisizione di prestazioni aggiuntive nelle situazioni orarie diverse da quelle descritte.
  4. L’accesso degli utenti a queste prestazioni avverrà con le medesime modalità (prenotazione e accettazione) previste per le attività istituzionali presso i locali individuati da ciascuna azienda secondo i propri assetti organizzativi.
  5. L’azienda remunererà i dirigenti sulla base di pacchetti di prestazioni rese, sulla base degli stessi tempi di erogazione previsti per analoghe prestazioni in regime istituzionale, alla tariffa di 25 euro per le visite (saranno remunerabili fino ad un massimo di tre prestazioni orarie), 30 euro per ecografie e mammografie cliniche (saranno remunerabili fino ad un massimo di tre prestazioni orarie) ed 37,5 euro per le endoscopie digestive (saranno remunerabili fino ad un massimo di due prestazioni orarie).
  6. Tac e Risonanze magnetiche saranno remunerate alla tariffa massima di 720 euro a pacchetto (compresa refertazione), delle quali 360 euro destinate al personale medico e la parte restante destinata a remunerare il personale tecnico e, ove necessario, infermieristico, secondo le tariffe orarie previste a livello aziendale.
  7. Sulla base dei criteri indicati, le aziende presenteranno progetti di dettaglio, con la quantificazione dei costi (di durata non superiore ai 12 mesi) alla direzione regionale diritti di cittadinanza e coesione sociale per la relativa approvazione.
  8. L’attuazione di questi indirizzi sarà oggetto di periodico monitoraggio e verifica di efficacia.

Hanno firmato l’accordo il presidente Enrico Rossi, l’assessore al Diritto alla salute, Stefania Saccardi, il direttore generale della Direzione diritti di cittadinanza e coesione sociale, Monica Calamai, e i rappresentanti delle organizzazioni sindacali regionali della dirigenza medica e veterinaria, nonché le organizzazioni sindacali regionali della dirigenza sanitaria, professionale, tecnica e amministrativa.

Fonte: www.lanazione.it

 

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