Exhausted doctor in medical mask and cap having headache sitting on floor in hospital corridor. Tired and stressed surgeon resting on floor in hall suffering from migraine
In data recente, gli “Annali di Igiene” hanno pubblicato uno studio di ricerca condotto da Vito Muschitiello e colleghi, infermieri presso il Policlinico di Bari e ASST Lecco, che esplora i livelli di burnout e motivazione al lavoro tra gli infermieri di terapia intensiva in Italia dopo la fine ufficiale dello stato di emergenza pandemica da COVID-19.
Dopo tre anni di pandemia, l’OMS ha dichiarato il termine dello stato di emergenza sanitaria il 5 maggio 2023. Tuttavia, gli operatori sanitari continuano a fronteggiare rischi significativi di problemi psico-fisici, dati i frequenti turni patologici e i livelli critici di sottodimensionamento del personale.
I risultati rivelano che il 40% degli infermieri di area critica presenta sintomi di burnout severo, con maggiore incidenza tra coloro che hanno contratto il virus o sono genitori.
Il legame tra i punteggi della scala del Burnout (MBI) e la motivazione intrinseca, estrinseca, estrinseca introiettata e demotivazione è evidente. Inoltre, l’analisi univariata mostra differenze significative nei punteggi della scala multidimensionale della motivazione al lavoro (MWMS) in relazione all’età, genitorialità ed esperienza lavorativa. La mancanza di motivazione è particolarmente pronunciata tra gli infermieri più giovani con 5-10 anni di esperienza, evidenziando una preoccupante tendenza.
Gli studiosi sottolineano che la demotivazione si manifesta con sintomi come difficoltà di concentrazione, mancanza di entusiasmo, scarsa stimolazione positiva e ridotta produttività. È un dato allarmante che questa demotivazione sia più prevalente tra gli infermieri più giovani.
Questa ricerca fornisce un’importante panoramica sulla situazione degli infermieri di terapia intensiva in Italia post-pandemica, mettendo in evidenza la necessità di affrontare le sfide legate al burnout e alla motivazione al lavoro per garantire il benessere di coloro che sono in prima linea nella cura della salute.
L’articolo completo è disponibile su PubMed al seguente link: https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/38018763/
Redazione Nurse Times
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