Ci sono situazioni d’emergenza nelle quali l’ambulanza, benché tempestiva, fatica fisicamente ad arrivare sul posto. Perché il ferito o l’infortunato si trova in un ambiente impervio, oppure in un punto non collegato da strade praticabili da mezzi a quattro ruote. Problematiche che stanno alla base dell’invenzione di quelle che sono già state ribattezzate le «ambulabici»: di fatto delle ambulanze, dotate di defibrillatore, ossigeno e di tutta la restante classica strumentazione del primo soccorso, ma «applicate» su biciclette.
Le prime due comparse nella Bassa bergamasca hanno la livrea della Croce bianca di Boltiere, l’ormai storica associazione che opera per il 118 e che si occupa appunto del servizio di primo intervento d’emergenza, ma anche delle attività di soccorso in occasione di manifestazioni sportive o ludiche di un vasto territorio attorno a Boltiere.
Da qualche settimana i volontari – in tutto sono 120, coordinati dal presidente Mauro Colombo – le utilizzano regolarmente, chiaramente non per i servizi del 118 ma in occasione appunto dei cosiddetti servizi di assistenza a varie manifestazioni.
Redazione Nurse Times
Fonte: L’eco di Bergamo
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