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Simona Di Bella: “Gli infermieri devono parlare di più coi pazienti, tralasciando tecnicismi incomprensibili”

La sanità è molto importante e gli infermieri, come i medici, sono indispensabili nella cura di pazienti. Io non ho mai avuto problemi di salute gravi, però attraverso i miei parenti più stretti ho visto il loro lavoro e penso che siano fondamentali, anche perché molte volte il loro contributo per chi ha bisogno di cure è essenziale.

Ho visto in loro molta disponibilità, gentilezza, cortesia, e penso siano qualità basilari per un infermiere che comunque deve seguire un paziente nelle sue vicissitudini. E’ importante che un ricovero vada seguito giornalmente, ed egli è una figura fondamentale in questo senso. Io ho avuto delle esperienze positive, ma so che molte volte non tutti hanno a che fare con infermieri altrettanto preparati e disponibili; spero, però, che di questi ce ne siano di una percentuale molto bassa”.  Queste sono le parole dell’attrice Simona Di Bella, conosciuta come Assuntina, la figlia del maresciallo Cecchini in Don Matteo 10, in un’intervista per Nurse Times.

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 “A seguito degli ultimi avvenimenti di cronaca riguardanti gli infermieri nei confronti dei pazienti – l’attrice continua – non posso non pensare che sia una cosa terribile, assurda, vergognosa ed inaccettabile, a maggior ragione quando fai un mestiere come questo, dove dovresti a priori prenderti cura di chi ha bisogno.

Per quanto riguarda gli infermieri, penso che non si può fare di tutta l’erba un fascio; spero siano piccole eccezioni e che la maggior parte di questa categoria sia formata da persone competenti, disponibili e capaci. Non bisogna soffermarsi soltanto a questi casi sporadici anche perché dietro questa figura, molte volte, vengono nascoste tante altre professionalità e questo, quando viene raccontato in TV, non corrisponde alla realtà

”.

Secondo la Di Bella, molte volte, chi non ha avuto una esperienza ospedaliera non conosce bene gli infermieri, per cui un suggerimento può essere quello di mettere al corrente i cittadini delle loro competenze e di comportarsi da persone umane: “per il ruolo che ricoprono devono sapersi spiegare meglio, dato che spesso usano termini molto tecnici e poco comprensibili e tendono a fare gli scienziati”.

Oggi come oggi la tecnologia è alla base di tutto, quindi utilizzare i media per divulgare le loro conoscenze e professionalità è un’ottima chiave di lettura per far comprendere chi sono e diffondere buone notizie.

Adesso la situazione lavorativa è un po’ tragica soprattutto per i nuovi laureati, che non essendo ripagati con la stessa moneta tendono ad andare al di fuori dei confini italiani. Vanno all’estero perché con lo stesso lavoro si realizzano meglio e hanno un maggiore riconoscimento economico. A tal proposito, l’attrice chiede a tutti i politici di non farli andare via, perdendo delle figure competenti e delle menti che possono in Italia fare la differenza.

Concludendo l’intervista l’attrice Di Bella lancia un messaggio a tutti gli infermieri italiani: “Io credo molto in questa categoria, penso che per le loro capacità e competenze posso fare molto di più anche a livello sociale, devono crederci sempre in quello che fanno, nonostante le varie difficoltà che vivono quotidianamente, nella speranza che l’Italia si svegli, si renda conto dei professionisti efficienti che hanno e decida di valorizzare il vostro lavoro!

Savino Petruzzelli

Redazione Nurse Times

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