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Sicilia, stipendi non pagati al personale delle Rsa convenzionate col Ssr: che fine fanno i soldi della Regione?

Dopo la denuncia di alcune organizzazioni sindacali, la Regione ha chiesto alle Asp di vigilare, a quanto pare invano. Di qui l’interrogazione presentata dall’onorevole Davide Aiello (M5S) al ministro del Lavoro.

Qualche settimana fa la Regione Siciliana ha scritto a tutti i commissari straordinari delle Aziende sanitarie provinciali per chiedere lumi in merito alle denunce di alcune organizzazioni sindacali, le quali evidenziavano come i titolari delle Rsa convenzionate col Ssr (soprattutto quelle in provincia di Palermo) non pagassero con la stessa periodicità gli stipendi al personale, nonostante incassassero con regolarità le remunerazioni dalla Regione per le prestazioni e i servizi erogati.

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I commissari delle Asp sono stati dunque invitati a vigilare, controllando anche il rispetto della “normativa in materia di contratti di lavoro e in materia previdenziale nei confronti del proprio personale dipendente”. Nel caso di “accertate violazioni degli obblighi” dei contratti regionali con gli erogatori privati e “previa comunicazione delle inadempienze al diretto interessato, potranno comunicare sanzioni che, nei casi più gravi, potranno giungere alla sospensione e/o revoca della convenzione esistente”.

La richiesta della Regione è arrivata anche a seguito dell’interrogazione presentata dall’onorevole Davide Aiello (M5S) alla Camera, al ministro del Lavoro e delle politiche sociali, al ministro dell’Interno e al ministro della Salute. Le Asp, però, non sembrano aver dato seguito alla richiesta di controlli, e per questo Aiello ha presentato un’altra interrogazione, elencando al ministro del Lavoro diverse violazioni: stipendi erogati a “spizzichi”, casi di sparizione della tredicesima mensilità, dipendenti non pagati dallo scorso novembre, mancanze nel versamento dei contributi Inps, personale sanitario costretto a lavorare più di 300 ore al mese e persino omesso versamento delle quote associative sindacali e omessi versamenti alle società finanziarie per i lavoratori che hanno stipulato la cessione del quinto.

“Ci chiediamo – ha scritto Aiello – come sia possibile che, nonostante le precedenti interrogazioni parlamentari e le direttive dell’assessorato regionale, non sia stata istituita ancora alcuna attività di controllo e verifica, al fine di garantire un servizio efficiente e qualitativo per i degenti ospiti nelle strutture e il rispetto dei diritti dei lavoratori impiegati come personale sanitario”. Inoltre il parlamentare del M5S ha chiesto “quali iniziative di carattere ispettivo o normativo il ministro interrogato intenda porre in essere al fine di porre fine a tali irregolarità e per garantire il rispetto dei diritti dei lavoratori impiegati nelle Rsa della Regione Siciliana”.

Redazione Nurse Times

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