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Scarpa (Opi Brindisi): “E’ un tecnico sanitario di laboratorio, non un’infermiera, l’operatrice che sutura una salma e pubblica le immagini sui social”

Il dott. Antonio Scarpa presidente dell’Ordine delle professioni infermieristiche (Opi) della provincia di Brindisi smentisce categoricamente le notizie di stampa che attribuivano ad una infermiera coordinatrice lo scandalo (Vedi)

Un gravissimo scandalo è emerso recentemente a Brindisi, coinvolgendo un tecnico sanitario di laboratorio dell’Ospedale locale. Il professionista in questione è stato accusato di aver compiuto un atto incredibilmente inappropriato: ha eseguito la sutura di una salma con un sorriso sul volto e successivamente ha condiviso le immagini di questa macabra azione sui social media.

La vicenda è stata portata all’attenzione dell’opinione pubblica dal Corriere del Mezzogiorno, che ha rivelato che questo comportamento discutibile risale a diversi mesi fa, precisamente al primo maggio di quest’anno.

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Il dott. Antonio Scarpa presidente OPI ha prontamente preso le distanze da questa azione individuale, sottolineando la sua ferma condanna nei confronti di qualsiasi comportamento che metta in discussione l’integrità delle professioni sanitarie.

Il presidente dell’OPI di Brindisi, Scarpa, ha fatto notare che l’operatrice coinvolta non è un’infermiera. Inoltre, ha suggerito al presidente Anelli di verificare i fatti accuratamente prima di esprimersi ufficialmente sulla questione.

Scarpa ha rilasciato la seguente dichiarazione: “Prendo atto stamani, dalle pagine del Corriere del Mezzogiorno, di un grave e negligente comportamento attribuito a una dipendente della ASL BR e risalente a diversi mesi fa, da quanto si apprende, al primo maggio di quest’anno. L’azienda prende le distanze da ogni azione individuale che ne comprometta l’integrità e allo stesso tempo non può restare indifferente rispetto a questi episodi, che vanno tuttavia accertati e approfonditi. Mi attiverò a tal fine segnalando il fatto a chi di competenza.”

Questo grave episodio solleva importanti questioni sul decoro della professione e sulla responsabilità dei professionisti sanitari nella gestione di situazioni delicatissime, che vanno dal rispetto per la privacy e il decoro professionale.

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