Roma: topi, blatte e bisce negli ospedali

Situazione fuori controllo a Roma e nelle sue strutture sanitarie, dove vengono quotidianamente avvistati topi ed altre creature inquietanti che si aggirano per le strade e… nei luoghi di cura.

Avvistamenti continui. Dall’Ospedale Santo Spirito al Forlanini, dal Grassi di Ostia al San Camillo. Fino al Fatebenefratelli, sull’Isola Tiberina. E non parliamo solo di grossi e baffuti ratti… ma anche di blatte e addirittura di bisce d’acqua, che si aggirano felicemente per gli ospedali romani. Non è difficile avvistare tale fauna nei sotterranei, nei giardini, negli ascensori e anche davanti ai vari padiglioni.

Così Michel Emi Maritato, candidato sindaco per la lista Assotutela, a proposito della situazione dell’Ospedale Grassi di Ostia:

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“Non solo topi e blatte, sono state avvistate persino bisce d’acqua accanto all’entrata della camera mortuaria. Una è stata avvistata ieri mattina da alcuni passanti e da un operatore sanitario: dall’area verde si è diretta verso i locali del pronto soccorso”.

Possibile che le strutture sanitarie di Roma siano in queste condizioni? Continua Maritato:

«L’elenco è lungo: i giardini del Santo Spirito sul Lungotevere, sono pieni. Stesse difficoltà per il Fatebenefratelli, sull’Isola Tiberina. Per non parlare delle colonie presenti al Forlanini. Altro che omissioni di atti d’ufficio, sono due anni che denunciamo questo fenomeno: siamo partiti con il San Camillo e il Sant’Andrea per arrivare oggi a una situazione fuori controllo».

Il problema è cronico e purtroppo non riguarda solo gli ospedali: una serie di esposti, sciorinati da Assotutela, sono finiti sulle scrivanie della Procura di Roma per denunciare l’invasione di topi a Castel Sant’Angelo, a Ponte Milvio, Torpignattara, oltre al Santo Spirito e al Grassi di Ostia. Lo stesso ha fatto il Codacons per quanto riguarda l’invasione dei ratti a Trastevere, nelle scuole (in una sono intervenuti i NAS), su via Collatina e a Villa Gordiani. E i soldi (parliamo di fondi per quasi 500 mila euro totali) destinati ai vari Municipi dal programma AmaCard per le derattizzazioni? Dove sono finiti? Perché non sono stati spesi? Il Codacons ha anche chiesto alla Procura una verifica sull’operato del commissario straordinario Francesco Paolo Tronca in modo da appurare se davvero sia stato fatto tutto il possibile per evitare questa situazione di estremo degrado e di pericolo per la salute dei cittadini. Così Carlo Rienzi, presidente Codacons:

“Tra degrado e disservizi abbiamo calcolato un danno di immagine per la Capitale di un milione di euro a settimana”.

Le indecorose condizioni della capitale sono anche documentate da un contest fotografico su Facebook: “i ratti di Roma”. Che dire… Da professionista sanitario e da romano, non posso non essere rattristato ed indignato nel vedere la mia città ed i suoi ospedali ridotti così. Ratti e blatte nei luoghi di cura sono un sintomo veramente inquietante. Che sa di terzo mondo. E che mi fa sospettare che la vera ripresa del paese Italia, sbandierata dai nostri politici come imminente, sia ancora molto lontana. Spero solo che… toccando il fondo, si creino le condizioni ideali per darsi finalmente una bella spinta. E così… risalire.

Alessio Biondino

Fonti: www.ilmessaggero.it

Redazione Nurse Times

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