Roma, neonati prematuri monitorati con lo smartphone grazie alle culle high tech

La nuova tecnologia è stata messa a punto anche grazie a una donazione dello showman Fiorello.

I genitori dei piccoli pazienti ricoverati nel reparto di Terapia intensiva neonatale dell’ospedale romano Fatebenefratelli potranno essere virtualmente accanto ai loro bimbi 24 ore su 24 grazie all’utilizzo di uno smartphone. Una tecnologia messa a punto da Philips, anche grazie a una sostanziosa donazione dello showman Rosario Fiorello, è stata sperimentata per la prima volta in Italia.

Grazie al cosiddetto screen to screen, un sistema video protetto, i genitori potranno monitorare il loro piccolo sia da casa che dal luogo di lavoro. Mamma e papà saranno in grado di visualizzare anche i parametri del piccolo paziente direttamente sullo smartphone. In ogni incubatrice è collocato un piccolo dispositivo wireless col quale è possibile collegarsi dai dispositivi elettronici (smartphone o tablet).

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L’accesso, monitorato in ogni momento dagli operatori sanitari, potrà essere esteso anche a nonni e altri parenti. Grazie ad un “invito” ricevuto dai genitori già autorizzati, questi ultimi potranno condividere il collegamento attraverso un link a scadenza temporale (al massimo per 20 minuti). Per realizzare questa importante innovazione è stato allestito uno spazio di 500 metri quadri nel quale sono alloggiate 16 culle per il ricovero intensivo e 13 per il ricovero non intensivo. L’ospedale romano assiste circa 4.000 neonati all’anno, dei quali 400 prematuri.

“Il progetto della nuova terapia intensiva neonatale – spiega Fra Pascal Ahodegnon, legale rappresentante e vice presidente operativo del Fatebenefratelli all’Isola Tiberina –, studiata e costruita attorno alle molteplici esigenze dei piccoli pazienti e delle loro famiglie, si inserisce in quel percorso di rilancio e crescita intrapreso dal nostro ospedale già da qualche anno, all’insegna dell’eccellenza e dell’innovazione, per realizzare sempre più un modello assistenziale umanizzato

.

Queste, invece le parole di Stefano Folli, presidente di Philips Italia, Israele e Grecia: Sono orgoglioso di questo importante progetto. Philips ha portato le proprie competenze in ambito tecnologico e le ha messe a disposizione di un partner all’avanguardia per costruire una collaborazione strategica a lungo termine molto innovativa per il panorama sanitario italiano.

E ancora: “Abbiamo studiato insieme all’ospedale una soluzione tailorizzata, concretizzando un vero e proprio modello di Family-Centered Care, una cura senza barriere che coinvolge in un unico processo bambini, famigliari, medici e staff sanitario, e risponde allo steso tempo alle esigenze di efficienza e sostenibilità a cui oggi ogni struttura ospedaliera deve far fronte”.

Viva soddisfazione ha espresso anche Fiorello intervenuto all’inaugurazione del reparto di terapia intensiva neonatale dell’ospedale Fatebenefratelli all’Isola Tiberina di Roma: Ecco le vere soddisfazioni: sapere che c’è un progetto del genere con un reparto che serve a far star bene i bambini, e che c’è una piccolissima parte di te in questa cosa. Queste sono le vere soddisfazioni”.

Lo showman ha dato il proprio aiuto organizzando personalmente la raccolta fondi durante i propri spettacoli. Ai cronisti ha detto: “Faccio parte del mondo dei privilegiati, ma vengo da un mondo non privilegiato. Mi sento sempre in colpa per avercela fatta. Quando vedi che c’è gente che sta molto peggio di te ti senti un po’ così”.

Simone Gussoni

Fonte: Ansa

Dott. Simone Gussoni

Il dott. Simone Gussoni è infermiere esperto in farmacovigilanza ed educazione sanitaria dal 2006. Autore del libro "Il Nursing Narrativo, nuovo approccio al paziente oncologico. Una testimonianza".

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