Reclutamento a mezzo di graduatoria esterna: facciamo chiarezza

Nurse Times riceve spesso lettere con richieste di chiarimenti sul reclutamento a mezzo di graduatoria esterna. Per questo motivo, abbiamo chiesto a un legale di fare chiarezza sulla questione prendendo ad esempio una delle ultime lettere ricevute.

Reclutamento a mezzo di graduatoria esterna – la lettera

Buona sera, sono un infermiere, il dott. D. e volevo cortesemente illustrarvi una problematica, se così vogliamo definirla, che riguarda si il sottoscritto che altri colleghi.

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Sono un dipendente con contratto a tempo determinato dell’ASUR Marche, in qualità appunto di Infermiere, del P.O. di Fabriano con contratto di lavoro a tempo determinato e di essere vincitrice di concorso per infermieri a tempo indeterminato presso l’AUSL Romagna e quindi in graduatoria per il ruolo.

Il problema, quindi, riguarda la NON applicazione della norma (senza alcuna motivazione) “dell’art. 3, comma 61, della legge 24 dicembre 2003 n. 350”, e cioè la norma che prevede la concessione del nullaosta (e quindi utilizzo della graduatoria concorsuale della Ausl Romagna, come previsto da diverse leggi vigenti, come specificato sopra) per poter essere assunto a tempo indeterminato presso l’azienda sanitaria presso la quale ora sono assunto a tempo determinato (nel caso ovviamente la Asur Marche ne faccia espressa richiesta).

Oltre che per ragioni prettamente personali, posso dire che, lavorando in tale presidio ospedaliero, sono ben consapevole della rilevante carenza di personale ivi presente, (senza considerare la mancanza di una graduatoria di personale infermieristico a tempo indeterminato) il tutto causato anche dal trasferimento di altri colleghi verso altri presidi che assicurano loro un’assunzione a tempo indeterminato e di conseguenza maggiori certezze e garanzie sia per la posizione geografica in cui è collocato che lo rendono spesso causa di esclusione rispetto ad altri presidi dell’AREA VASTA 2.

Pertanto, voglio cogliere l’occasione per manifestare la mia piena volontà nel proseguire tale proficua relazione lavorativa alle dipendenze dell’ASUR. 

Reclutamento a mezzo di graduatoria esterna – Chiarimenti

“L’utlizzo della graduatoria di un’altra azienda sanitaria, come di una qualsiasi altra amministrazione, è possibile in base alla norma sopra citata – spiega l’avv. Nicola Roberto Toscano, – la possibiltà di utilizzare questa graduatoria comporta, però, delle condizioni: che ci sia la volontà dell’ente che deve assumere (in questo caso l’azienda delle Marche) e che ci sia il consenso dell’azienda che è titolare della graduatoria a permettere l’utilizzo della stessa graduatoria. Questi due consensi realizzano la convenzione tra le due aziende per poter utilizzare la graduatoria esterna.

“Comunque, è da sottolineare che nell’attingimento dalla graduatoria esterna comunque si ripetta l’ordine di posizionamento dei candidati idonei” continua l’avvocato.

“La domanda principale da porsi, in definitiva, è: c’è la volontà dell’azienda delle Marche di assumere a tempo indeterminato? In quel caso, l’azienda titolare della graduatoria normalmente consente lo scorrimento, a meno che non abbia, ad esempio, programmato di assumere a breve un certo numero di persone dalla stessa graduatoria (e che, quinidi, non avrebbe interesse a perdere uno dei cadidati meglio posizionati). Ad ogni modo, queste non sono scelte imponibili, non c’è, cioè, un diritto soggettivo in tal senso. Il diritto soggettivo (e quindi il reclutamento a mezzo di graduatoria esterna) scatta soltanto dopo che c’è stata la convenzione tra le due aziende sanitarie in questione” conclude Roberto Toscano.

Cristiana Toscano

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