I dati emersi dal rapporto Osservasalute 2018 sono assolutamente allarmanti e denotarono una potenziale emergenza sanitaria.
Sarebbero quasi 50.000 i pazienti deceduti in Italia a causa delle infezioni nosocomiali solamente nello scorso anno.
Il numero di morti conseguenti alla degenza in ospedale sarebbe aumentato in maniera esponenziale, assumendo le sembianze di un vero e proprio bollettino di guerra. Basti pensare che 16 anni fa, nel lontano 2003, i decessi furono solo 18.668 contro i 49.301 dell’anno da poco conclusosi.
Sarebbero numerosi i potenziali responsabili di questa ecatombe, antibioticoresistenza su tutti.
Anche il professor Walter Ricciardi, ordinario di Igiene generale e applicata presso al’Università Cattolica di Roma e direttore dell’Osservatorio nazionale sulla salute nelle regioni italiane, ha espresso il proprio parere in merito ai dati emersi:
“Se i numeri indicano un raddoppio dei decessi, possiamo dedurre che il dato nella realtà sia almeno triplicato. E non si tratta di un problema di registrazione dei dati: già qualche tempo fa il Centro europeo per il controllo delle malattie aveva segnalato che l’Italia ha il 30% delle morti per infezioni da sepsi correlata all’assistenza. Dunque c’è un problema reale, e il fenomeno è drammaticamente sottovalutato”.
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