Pronto soccorso: scooter a tutto gas tra i malati

Acerra, Napoli. Un uomo, non intenzionato a fare la fila, dopo aver minacciato medici ed infermieri è entrato col suo scooter a tutto gas nel pronto soccorso.

“Non faccio la fila, sono armato” ed entra con lo scooter nel pronto soccorso correndo come un pazzo. Forse questa è l’immagine più azzeccata ed emblematica per descrivere la situazione dei Pronto Soccorso italiani, sempre più terra di nessuno, dove tutto sembra essere da tempo fuori controllo e dove purtroppo avvengono all’ordine del giorno degli episodi incresciosi. Episodi sempre più frequenti, sempre più gravi ed anche sempre più strani. E indovinate un po’ chi sono i professionisti che hanno praticamente l’esclusiva per insulti, botte e minacce di ogni tipo? Gli infermieri, logicamente.

Siamo ad Acerra, nel napoletano. È martedì 19 aprile e davanti all’entrata del Pronto Soccorso della Clinica dei Fiori, nome pienamente in sintonia con la calda ed assolata giornata primaverile, arriva di corsa un uomo in scooter. Lo parcheggia vicino alle ambulanze, si dirige a piedi verso il triage e rompe subito il ghiaccio proferendo all’infermiere in turno delle frasi poco rassicuranti:

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“Voglio andare nei reparti per farmi visitare e non voglio fare la fila”.

“Perfetto”, avrà pensato il collega. Probabilmente attonito, forse sorpreso, ma di fatto sicuro di essere in procinto di vivere l’ennesimo memorabile quarto d’ora della sua vita professionale.  “Per passare c’è bisogno di registrarsi, mi fornisca  le sue generalità”  gli ha detto, cercando di farlo ragionare e di bloccarlo mentre questo cercava di dirigersi a tutti i costi verso le sale visita. Ma la richiesta del professionista, verosimilmente interpretata come un grave affronto dall’uomo, ha fatto scattare in lui la violenza: insulti, urla e minacce a tutto spiano contro il personale.

Dopo lo sfogo verbale, per fortuna il soggetto si è diretto verso l’uscita e tutti i presenti hanno tirato un lungo e quasi rassegnato sospiro di sollievo. Ma in realtà… non era affatto finita.

Balzato in sella al suo Honda SH, infatti, il tipo ha ben pensato di entrare a tutto gas nella sala d’aspetto strillando come un ossesso di essere armato e di dover essere visitato assolutamente prima di tutti gli altri. Eh sì, di sicuro ci sarebbe voluta una bella visita approfondita. Magari da parte di uno psichiatra, di un neurologo o più probabilmente… di un esorcista. Comunque… la situazione, che sarebbe del tutto abnorme in un paese normale, ha terrorizzato il personale sanitario e coloro che attendevano rassegnati i tempi, a volte biblici, necessari per poter essere visitati. Sarà davvero armato? Vorrà mica investire qualcuno? Si metterà a sparare all’impazzata contro tutto e tutti? Per fortuna, però, queste preoccupate domande e lo stress dovuto all’insolita condizione è per tutti durato poco: il genio, trentaduenne con precedenti per reati contro il patrimonio e per droga, non appena resosi conto che era stato richiesto l’intervento delle forze dell’ordine e che la sua baldanza sarebbe stata inevitabilmente repressa, è scappato. Sempre cavalcando il suo inseparabile scooter.

Ma la latitanza è durata ben poco: i carabinieri della Compagnia di Castelcisterna lo hanno intercettato insieme al suo fedele motorino e alla pistola giocattolo che lo sciagurato aveva con sé. È stato denunciato.

Il mio pensiero finale va al collega del Triage della Clinica dei Fiori, che purtroppo collezionerà chissà quanti altri quarti d’ora di fuoco prima che il personale sanitario dei nostri Pronto Soccorso, sempre e comunque in prima linea al servizio dei cittadini, sia maggiormente tutelato.

Alessio Biondino

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