Studenti

Prevenzione e gestione della fibrillazione atriale nei pazienti sottoposti a intervento di cardiochirurgia e trapianto di cuore

Continua il progetto editoriale targato NurseTimes che sta riscuotendo grande interesse tra i nostri lettori.

NurseTimes è l’unica Testata Giornalistica Sanitaria Italiana (Reg. Trib. Bari n. 4 del 31/03/2015) gestita da Infermieri, quotidiano divenuto punto di riferimento per tutte le professioni sanitarie.

Ecco perchè ogni pubblicazione su NurseTimes è spendibile nei concorsi e avvisi pubblici.

Il nostro progetto editoriale denominato NeXT permette ai neolaureati in medicina, infermieristica e a tutti i professionisti della sanità di poter pubblicare la propria tesi di laurea sul nostro portale. Inviateci la vostra tesi di laurea a redazione@nursetimes.org

La dott.ssa Rossitto Emanuela presenta la sua tesi di laurea dissertata presso l’Università degli Studi di Verona.

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Abstract

Come viene citato nel codice deontologico dell’infermiere, uno dei suoi principali compiti è quello di prevenire le condizioni patologiche attuando delle strategie sull’individuo come l’educazione agli stili di vita sani, la valutazione dei fattori di rischio e la promozione della salute al fine di ridurre l’incidenza delle patologie e l’aggravarsi di condizioni già patologiche. (FNOPI, 2019)

Questo mio lavoro nasce principalmente da un interesse personale sugli interventi cardiochirurgici, in particolare il trapianto di cuore e su una delle molteplici aritmie cardiache, ossia la fibrillazione atriale. Ho avuto modo di approfondire questo interesse durante due delle mie esperienze di tirocinio. Durante questi tirocini, ho osservato che la maggior parte dei pazienti sottoposti ad interventi cardiochirurgici, manifestava, sia nel breve termine sia nel lungo termine, la fibrillazione atriale. Pertanto, mi sono posta diversi quesiti come ad esempio: “È possibile prevenire la fibrillazione atriale nei pazienti sottoposti ad intervento cardiochirurgico?”, “Quali sono i rischi che hanno i pazienti sottoposti a trapianto cardiaco e come possono essere valutati e prevenuti?”, ed infine “Come incide l’Amiodarone, farmaco di prima scelta per il trattamento della fibrillazione atriale, nel post operatorio dei pazienti sottoposti ad interventi cardiaci?”.

Nel primo capitolo, ossia il background, viene trattata la fibrillazione atriale e la sua correlazione con gli interventi di cardiochirurgia con un focus sul trapianto di cuore. Nello stesso capitolo viene trattata la storia del trapianto di cuore, dalla sua origine ai giorni nostri, e l’anatomo-fisio-patologia del cuore trapiantato rispetto al cuore sano, essenziali per comprendere quali cambiamenti avvengono nel cuore e che concorrono al rischio di sviluppare la fibrillazione atriale. In seguito, vengono trattate le complicanze successive al trapianto di cuore, distinguibili in complicanze relative all’innesto e complicanze non relative all’innesto. Un altro aspetto importante trattato nel primo capitolo riguarda i fattori predittivi e i fattori di rischio della fibrillazione atriale in tale popolazione di pazienti.

Il secondo capitolo, definito metodi della revisione della letteratura, è il capitolo dedicato alla presentazione dello studio che definisce il quesito di ricerca, l’obiettivo e il disegno di studio con annessi la raccolta e l’analisi dei dati.

Il terzo capitolo è dedicato ai risultati che ho condotto in questo studio ed è suddiviso in due grandi sotto-capitoli. Il primo sotto-capitolo tratta delle strategie di prevenzione della fibrillazione atriale nei pazienti sottoposti ad intervento cardiochirurgico, con un focus sui pazienti sottoposti a trapianto di cuore. Tali strategie di prevenzione si possono suddividere in prevenzione non farmacologica e prevenzione farmacologica. Nella prevenzione non farmacologica vengono analizzati i fattori di rischio modificabili e non, in particolare l’obesità, l’ipertensione, l’esercizio fisico e l’alcol. Nella prevenzione farmacologica, invece, ci si concentra sul meccanismo di azione che l’Amiodarone, farmaco di prima scelta per il trattamento della fibrillazione atriale, possiede nella prevenzione di tale aritmia. Il secondo sotto-capitolo, invece, tratta del meccanismo d’azione dell’amiodarone che viene somministrato ai pazienti sottoposti a trapianto di cuore per gestire la fibrillazione atriale quando insorge.

L’ultimo capitolo, definito discussioni, tratta della prevenzione della fibrillazione atriale attraverso la gestione dei fattori di rischio e del monitoraggio dell’amiodarone nel breve e nel lungo termine. In questo capitolo si discute dei risultati ottenuti precedentemente e li mette a confronto al fine di trovare la miglior strategia terapeutica ed educativa con il maggior beneficio e i minori effetti avversi.

Dott.ssa Rossitto Emanuela

Tesi: Prevenzione e gestione della fibrillazione atriale nei pazienti sottoposti ad intervento di cardiochirurgia e trapianto di cuore

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