Malattie ischemiche cardiache e ictus sono i maggiori killer del mondo
Il rischio di patologie cardiovascolari è elevato in tutto il mondo e la prevenzione primaria gioca un ruolo importante per la salute dei cittadini.
Questa mira a evitare che la malattia insorga in soggetti sani, incrementando le difese dell’organismo, eliminando i fattori causali delle malattie e selezionando e trattando gli stati di rischio.
È risaputo inoltre che l’attività fisica garantisce enormi vantaggi a favore della propria salute cardiovascolare e metabolica.
Vari studi epidemiologici di coorte suggeriscono che la pratica sportiva è associata ad una ridotta mortalità tra adulti di media età e oltre.
Così, Pekka et al. han voluto esaminare gli effetti fisiopatologici e bioumorali di 6 specifiche discipline sportive.
Gli sport più studiati sono stati jogging, calcio, ginnastica, ciclismo e nuoto.
Ai partecipanti è stato somministrato anche un questionario per valutare le abitudini di vita, alimentari e sportive, oltre ad altri accertamenti anamnestici.
Tennis, nuoto e aerobica, secondo questa ricerca pubblicata sul British Journal of Sports Medicine (2), sono gli unici veri sport salvavita, per chi continua a praticarli anche dopo i 50 anni.
Questi sport, infatti, hanno le probabilità più alte di far rinviare o evitare una malattia cardiovascolare e altre patologie invalidanti
.Per giungere a tale risultato, sono state prese in considerazione 11 analisi sanitarie condotte nel Regno Unito tra il 1994 e il 2008, includendo nello studio 80mila adulti di entrambi i sessi con un’età media di 52 anni.
Chi giocava a tennis con regolarità aveva una probabilità del 56% in meno di incorrere in un IMA (infarto miocardico acuto) o in un ictus; del 41% se nuotava e del 36% se faceva aerobica, rispetto a chi non praticava queste attività. Non sembrano esserci correlazioni, invece, fra una vita più lunga e attività quali calcio, ciclismo o corsa. I ricercatori, però, avvertono di non considerare definitive le conclusioni.
Queste nuove analisi hanno lo scopo di sensibilizzare i medici alla prescrizione di attività sportiva, come metodo effettivo di miglioramento della propria salute fisica, nonché terapia preventiva e riabilitativa.
Fonte:
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