Presentato il libro “Salute e identità religiose” per un approccio multiculturale nell’assistenza. Scaricabile gratuitamente

Presentato a Milano il libro "Salute e identità religiose", per un approccio multiculturale nell’assistenza alla persona, scaricabile gratuitamente

Presentato a Milano presso il grattacielo Pirelli, il libro “Salute e identità religiose”, per un approccio multiculturale nell’assistenza alla persona, scaricabile gratuitamente

Un volume rivolto agli operatori sanitari, per un’assistenza incentrata sulla persona e rispettosa dell’individuo e della sua spiritualità

Su iniziativa del gruppo Insieme per Prenderci Cura e con il patrocinio di Regione Lombardia

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Presenti l’assessore al welfare della regione Lombardia Giulio Gallera, i consiglieri regionali, direttori generali di Aziende Ospedaliere e la Presidente della Federazione IPASVI Barbara Mangiacavalli.

Realizzato dal gruppo Insieme per Prenderci cura, costituito da Biblioteca Ambrosiana, Associazione Medica Ebraica, CO.RE.IS  Italiana e Ordine degli Infermieri Collegio IPASVI Milano-Lodi-Monza e Brianza, il volume si pone l’obiettivo di garantire un’assistenza incentrata sulla persona assistita nella sua individualità, rispettosa del suo sistema valoriale e della sua visione spirituale.

E, ancora, offrire risposte coerenti ai bisogni di salute, tenendo in considerazione la persona nella sua globalità.

«In una società multietnica e multiculturale come la nostra – commenta Gallerain tema di salute chi ha il compito di curare non può prescindere dal mettere al centro la persona, attraverso una attenzione particolare alla condizione di grande fragilità che essa vive a causa della malattia, e non può altresì prescindere dal sostenerla e sollevarla lungo tutto il percorso di cura.             

Regione Lombardia ha avviato un percorso coraggioso di evoluzione del suo sistema socio sanitario, che mette al centro il paziente e la sua presa in carico globale.

Una riforma che prevede un profondo cambiamento culturale e un importante cambio di prospettiva che ci permetterà di realizzare il passaggio “dalla cura al prendersi cura”. È così che vogliamo sostenere concretamente le fragilità e realizzare quel “nuovo umanesimo” in grado di rimettere la persona al centro e di sostenerla a trecentosessanta gradi nel pieno rispetto anche della sua identità religiosa e culturale».

Un obiettivo fortemente condiviso dal gruppo Insieme per Prenderci Cura.

«La collaborazione fra queste realtà risale ormai a più di due anni or sono – illustra monsignor Pierfrancesco Fumagalli, vice Prefetto delle Veneranda Biblioteca Ambrosiana – e ha dato vita a una serie di progetti, fra cui il presente, che  stanno sempre più diffondendosi. Il Dio delle religioni monoteistiche mediterranee è un Dio che si prende cura. E il libro è un piccolo prodotto di un cammino che vogliamo continuare».

Con risultati interessanti, come la divulgazione del libro in diversi contesti sanitari nazionali e una serie di eventi sul territorio.

Destinato ai professionisti e a coloro che intendono approfondire il tema delle religioni e della spiritualità nei contesti sanitari, Salute e identità religiose si compone di due sezioni: una introduttiva relativa ai concetti di vita, salute, morte e malattia nelle diverse tradizioni spirituali considerate – ossia induista, buddista, ebraica, cattolica e islamica – e una descrittiva, in cui vengono illustrati gli approcci assistenziali alla persona nel rispetto delle diverse convinzioni religiose.

«Più che un libro – commenta in proposito Daniela Mainini, consigliere regionale – il volume è un vero e proprio progetto ecumenico. Milano è una città che sa intercettare i cambiamenti, e questo volume è occasione di incontro reciproco».

«Viviamo in un momento storico – commenta il presidente dell’Ordine degli Infermieri Collegio IPASVI Milano-Lodi-Monza e Brianza Giovanni Muttillocaratterizzato da segnali di insofferenza, incertezza pregiudizi e stereotipi.

Ma tutti sappiamo che la cultura libera è il risultato di molte culture. E allora l’accoglienza, spesso gestita soprattutto dal personale infermieristico e volontario sul piano della relazione professionale e umana, deve avere l’obiettivo di rilevare e gestire il sentimento di fragilità, insicurezza e vulnerabilità della persona di fronte alla malattia.

Nell’accoglienza in sanità, il “principio di eguaglianza” e il “principio di differenza” si possono integrare: eguaglianza di fronte alle norme, regole e procedure, differenza di fronte alle persone. L’accoglienza diviene quindi una vera e propria sfida, che trova nei LEA un elemento chiave, perchè tutte le persone che vivono sul territorio italiano hanno il diritto di essere accolte con competenza e umanità».

Per questo i temi affrontati dal volume sono numerosi e presentati con dovizia di dettagli: dall’accoglienza del malato alla gestione della dieta alimentare, dai momenti di preghiera al rapporto con la corporeità, per arrivare alle cure palliative e alla morte.

Conclude l’Assessore Giulio Gallera, che assicura il sostegno della Regione, cosicché gli operatori e le organizzazioni possano, insieme, muoversi in un’unica direzione: la presa in carico del paziente, nell’ottica della sua centralità in tutto il processo assistenziale.

“Salute e identità religiose” è da oggi disponibile gratuitamente in versione e-book.

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Giuseppe Papagni

Nato a Bisceglie, nella sesta provincia pugliese, infermiere dal 94, fondatore del gruppo Facebook "infermiere professionista della salute", impegnato nella rappresentanza professionale, la sua passione per l'infermieristica vede la sua massima espressione nella realizzazione del progetto NurseTimes...

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