Continua il dibattito sulle vicende giudiziarie che vedono protagonista l'ex presidente del collegio IPASVI di Parma, Matteo Manici
L’inchiesta giudiziaria che coinvolge il Presidente IPASVI di Parma, Matteo Manici, indagato per presunte responsabilità relative a presunte regalie al proprio primario per avergli fornito un kit di farmaci e attrezzature sanitarie utilizzate sul proprio yacht privato (VEDI), continua a tenere acceso il dibattito nella classe infermieristica sull’opportunità di sue dimissioni dalla carica di Presidente di un Ente Pubblico in attesa che la sua posizione venga vagliata e chiarita dagli inquirenti.
A nulla sembra sia servito il “coraggioso” e sensato atto di sfiducia di un nutrito numero di consiglieri del Collegio che, per evitare il coinvolgimento e l’esposizione mediatica del “buon nome “IPASVI”, si sono dimessi nell’intendo di sfiduciare il Presidente per indurlo alle dimissioni (VEDI)
.
Manici, fa sapere dal suo profilo Facebook, di sentirsi tradito e di non essere per nulla intenzionato a dimettersi.
Ridicola, insensata, capziosa e ignorate la sua presunta richiesta al Ministero di chiarimenti sulla procedura elettiva per ricomporre il CD del Collegio.
Un presidente IPASVI responsabile, pur nella certezza della sua innocenza ed estraneità ai fatti addebitategli, per l’alto valore dell’incarico ricoperto, non avrebbe esitato a sospendersi dalla carica.
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