Piemonte, Nursing Up: “Ispiriamoci all’accordo tra Usl Aosta e parti sociali”

I fondi residui dell’Azienda valdostana serviranno a incentivare e a premiare la meritocrazia degli ingegneri.

Claudio Delli Carri (foto), segretario regionale di Nursing Up Piemonte, esprime soddisfazione per gli accordi che sono stati raggiunti e sottoscritti tra il commissario dell’Azienda Usl di Aosta e le parti sociali, relativi alla destinazione dei residui economici degli anni 2016-2017 e alla progressione economica orizzontale (fasce di merito) con decorrenza 2018.

“Si tratta di un buon accordo – ha detto Delli Carri –, dal quale si dovrebbe prendere esempio anche in Piemonte, che impiega in modo virtuoso i fondi residui dell’azienda sanitaria e premia il merito di chi ogni giorno mette la propria professionalità e capacità nel lavoro in ospedale. L’accordo risponde alla primaria esigenza di riconoscere in modo differenziato ai dipendenti aziendali le incentivazioni economiche per l’attività svolta, e indica anche un percorso di carriera basato sul merito che è in sintonia con la moderna professione infermieristica”.

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I residui dei fondi contrattuali relativi agli anni 2016 e 2017, pari a circa 720.000 euro, vengono destinati come segue:

– 470.000 euro a incremento della produttività collettiva 2017, quale riconoscimento dell’attività svolta a garanzia dei servizi resi all’utenza;
– 130.000 euro per la rivalutazione economica, per il prossimo triennio, della variabile di coordinamento sanitario, con un incremento pari all’85%, per riconoscere la valenza strategia dei coordinatori sanitari, le cui indennità non venivano revisionate da oltre un decennio;
– 120.000 euro finalizzati all’aumento del 16% del gettone di pronta disponibilità per valorizzare, per il prossimo triennio, quelle figure che devono svolgere attività disagiate.

In relazione alle progressioni economiche orizzontali, l’ipotesi di accordo prevede la destinazione di 380.000 euro annui per il riconoscimento delle fasce, con decorrenza 1° gennaio 2018, secondo i principi di selettività che tengano conto dell’attività svolta e dei risultati conseguiti dai dipendenti. Avranno diritto alla progressione il 25% dei dipendenti per singola categoria (A, B, BS, C, D e DS) aventi i requisiti richiesti.

“La speranza – conclude Delli Carri – è che anche da noi la Regione e l’assessorato sappiano trarre esempio da questo riutilizzo virtuoso dei fondi, che valorizza la professione dell’infermiere, anziché considerare la nostra categoria sempre e solo come una massa di persone da sfruttare per far funzionare una sanità sempre più in difficoltà”.

Redazione Nurse Times

 

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