Per il sindaco di Bassano, Pavan gli infermieri devono guidare l’automedica. La SIIET protesta

In un periodo storico in cui la comunità scientifica sta lottando per far riconoscere agli infermieri le competenze avanzate al fine di consentire ad ogni professionista di erogare un’assistenza degna di un paese evoluto, un’altra volta ci vediamo costretti a fermarci per dedicare del tempo per spiegare, a chi dovrebbe prendere le decisioni e quindi conoscere, che le cose sono molto diverse da come troppo semplicisticamente le si descrive in alcuni frangenti.

In un recente servizio di TG Bassano, in merito alla sperimentazione avviata presso l’ospedale di Bassano del Grappa che prevede l’utilizzo di infermieri al posto degli autisti alla guida dell’automedica, il sindaco di Bassano Elena Pavan, nonché presidente della conferenza dei sindaci del distretto 1 dell’AULSS 7 Pedemontana, afferma che “quando ci si trova di fronte a delle difficoltà importanti tutti debbano mettersi un po’ a disposizione”.

Mettersi a disposizione, pensando ad un professionista laureato, iscritto ad un ordine e con una formazione post-base è forse, per la sindaca, obbligare questo professionista a svolgere una mansione che nulla ha a che fare con il proprio percorso di studi e la propria formazione, che lo distrae dalle priorità che dovrebbero essere proprie dell’infermiere, peraltro non contemplata da nessun contratto lavorativo?

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La Società Italiana degli Infermieri di Emergenza Territoriale prende le distanze da questa ulteriore mancanza di rispetto verso la professione infermieristica, consapevole che oggi l’infermiere è la figura cardine dell’emergenza preospedaliera, che dovrebbe essere messa nelle condizioni di lavorare in sicurezza e dedicarsi alle persone che assiste, invece di vedere aggiunte incombenze che nulla hanno a che vedere con il proprio specifico professionale.

All’avvocato Elena Pavan chiediamo di fare un passo indietro sulle sue dichiarazioni decisamente inopportune, in attesa che vengano formalizzate le sue scuse per aver consigliato agli infermieri di mettersi “un po’ a disposizione”. Gli infermieri, per sua informazione, sono a disposizione ogni giorno e ogni notte, nonostante la scarsa valorizzazione che appare palese da atti come quelli che ella sta portando avanti.  

Ci rendiamo disponibili fin da subito ad un incontro per aiutarla, con documenti alla mano, ad identificare le priorità su cui impegnarsi in materia, e se vorrà le saremo accanto nel percorso, per assicurare la Salute alla cittadinanza, costruendo un sistema di emergenza extraospedaliero migliore dove gli infermieri siano correttamente impiegati.

Riccardo Berto, Referente SIIET Veneto

Redazione Nurse Times

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