Pazienti stomizzati, ecco l’app che migliora la qualità di vita

Firmato il documento che dà via libera al Sos, documento che dà via libera alla fase di sperimentazione. Nel nuovo modello di assistenza digitale sono coinvolti il personale sanitario specializzato e i volontari che operano in modalità di smart working.

L’Istituto nazionale dei tumori di Napoli e la Federazione di associazioni di incontinenti e stomizzati (Fais) hanno siglato ieri il Sos (acronimo di Smart Ostomy Support), ossia il documento che di fatto dà via alla fase di sperimentazione di un progetto mirato a migliorare la qualità di vita delle persone stomizzate. La firma è stata apposta presso il ministero della Salute, alla presenza del viceministro Pierpaolo Sileri.  Ideato dall’ingegner Nicola Caione e premiato all’ultimo Forum Pa Sanità (foto), Sos promuove dunque la salute e il benessere dei pazienti cronici, stomizzati, incontinenti o ricanalizzati, e coinvolge principalmente il personale sanitario specializzato e i volontari che operano in modalità di smart working. In quanto tale, è di certo un esempio virtuoso di collaborazione tra un’associazione di pazienti, le istituzioni, le aziende pubbliche e private che operano nel campo della salute. Grazie a questo accordo i pazienti potranno ricevere informazioni e cure anche da casa, implementando così un modello di assistenza digitale
. La soluzione progettuale ideata non sostituisce l’attuale modello di assistenza, ma lo integra e lo migliora. Uno degli aspetti più interessanti, inoltre, è la sua replicabilità in altri ambiti di assistenza. A siglare il protocollo di intesa, nello specifico, sono stati il presidente Fais, Pier Raffaele Spena e il direttore dell’Oncologia chirurgica colon rettale del Pascale, Paolo Delrio. «Per noi il rapporto con le associazioni dei pazienti è fondamentale – dichiara il direttore generale del Pascale, Attilio Bianchi –. In questo caso il valore aggiunto consiste nel poter partecipare alla sperimentazione e all’utilizzo dell’app dedicata, che ci consente di seguire a distanza i nostri pazienti, sulla scia di quanto già posto in essere dall’Istituto con un’altra app, dedicata ai pazienti trattati in radioterapia per il tumore della prostata e anche essa premiata al Forum Pa». Redazione Nurse Times  
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