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Ospedalità privata, Urzì (Ugl Sanità Sicilia): “Riformare il sistema delle ispezioni”

“L’assessorato regionale intervenga subito per assicurare la correttezza dei controlli nelle strutture, a tutela degli utenti e dei lavoratori”.

Sulla questione relativa alle attività ispettive nelle strutture sanitarie private, da parte delle Aziende sanitarie provinciali e dell’amministrazione regionale, interviene con una dura nota il segretario regionale della federazione Ugl Sanità Sicilia, Carmelo Urzì, denunciando gravi anomalie sulla loro modalità di programmazione ed esecuzione: “Ciò che sta accadendo negli ultimi anni si è trasformato quasi in una prassi, che sta mortificando l’intero comparto sanitario regionale. Come Ugl avvertiamo la necessità di una urgente riforma del sistema. Non è possibile, infatti, che le strutture sanitarie private vengano con congruo anticipo a conoscere il giorno e l’ora in cui gli ispettori vanno a verificare il rispetto delle normative e delle convenzioni. Ed è ancor più assurdo che, per tempo, anche tutti i dipendenti della struttura siano a conoscenza dell’arrivo del controllo, con tutto ciò che ovviamente ne consegue in casi come questi”.

Aggiunge Urzì: “È così che si vuol promuovere l’efficienza dei servizi offerti dalle strutture e la pedissequa osservanza delle norme da parte di quelle aziende private che ricevono soldi pubblici per erogare prestazioni agli utenti del sistema sanitario regionale? È così che si vuole tutelare l’utenza? Lo chiediamo all’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza

, chiedendogli di intervenire tempestivamente per porre fine ad una simile indecenza che provoca una pericolosa commistione tra controllore e controllato. Auspichiamo in particolare un immediato potenziamento delle ispezioni e una programmazione random, la rotazione del personale con il ruolo di ispettore ai sensi della legge sull’anticorruzione e l’invio di ispettori provenienti da provincie non limitrofe rispetto alla sede della struttura da verificare”.

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Ma non basta. “Chiediamo infine all’assessore Razza – conclude il sindacalista – un impegno a breve termine affinché possa disporre, di concerto con la collega di giunta regionale Mariella Ippolito, che ha la delega al lavoro, uno screening del personale di tutti gli uffici a contatto con le strutture sanitarie private. Riteniamo opportuno, infatti, che si evitino forme di commistioni tra pubblico e privato, laddove parenti ed affini degli stessi dipendenti regionali nei ruoli amministrativi e di controllo siano dipendenti delle aziende convenzionate. Ci auguriamo, pertanto, una pronta presa di posizione anche alla luce del pensiero da sempre espresso dal presidente della Regione, Nello Musumeci, in tema di legalità e trasparenza nella pubblica amministrazione”.

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