Riceviamo e pubblichiamo una lettera di Sarah Yacoubi, segretario nazionale della Federazione sindacati indipendenti, che interviene su alcune dichiarazioni di Barbara Mangiacavalli pubblicate dalla nostra testata.
Spettabile redazione di Nurse Times, in riferimento all’articolo 22 dicembre, nasce l’ordine degli infermieri, da voi pubblicato, e all’esultanza della Mangiacavalli, che esordisce con un perentorio «più riconoscimenti economici per gli infermieri italiani», corre l’obbligo (solo al propedeutico fine di evitare che, alla notizia, qualcuno cominci a indebitarsi con spese folli) di smorzare gli entusiasmi e fare con razionalità alcune considerazioni e precisazioni.
L’istituzione dell’Ordine, in sé, non comporta né può comportare alcun riconoscimento economico per il semplice motivo che i rinnovi contrattuali coinvolgono tutto il personale del comparto sanità e non solo gli infermieri. Del resto, in un sistema di relazioni sindacali che recentemente ha sancito la riduzione dei comparti, sarebbe anacronistico il solo ipotizzare l’istituzione di una specifica area contrattuale infermieristica. Si tratta, quindi, di un’ipotesi fantascientifica, la cui percentuale di realizzazione sarebbe pari a quella di poter passeggiare sul sole.
Purtroppo, cara Mangiacavalli, Ordine o non Ordine, la triste e prossima prospettiva in materia salariale rimane ancorata ai famosi 80 euro in media, per giunta a regime! Euro più, euro meno… Ciononostante, assistiamo, da parte di alcune organizzazioni sindacali e soggetti politici, a slogan e campagne acquisti (forse sarebbe meglio definirle campagne di trattenimento dalla fuga) che enfatizzano richieste di aumenti
comprese tra 250 e 500 euro.Restiamo, pertanto, solo moderatamente soddisfatti dal decreto, da considerare non come punto d’arrivo, bensì come punto di partenza di ulteriori e reali riconoscimenti, che ancora dovranno essere assunti, atti a modificare l’odierna visione medicocentrica della sanità. Riconoscimenti che possano rimuovere la quotidiana dequalificazione della categoria, ancora costretta all’assistenza alberghiera in assenza di Oss, e a tanto altro…
Toccherà quindi alla prossima legislatura il compito di predisporre in tempi celeri le opportune verifiche e di promuovere un costruttivo confronto dialettico, teso a valutare effetti applicativi, studiare eventuali correttivi e predisporre un’eventuale legislazione di supporto. In assenza di ciò, l’odierna istituzione rischia di diventare solo una nuova tassa, oltre che una nuova gerarchia di subordine. Occhi e orecchie aperte, dunque, aspettando fiduciosi il completamento dell’opera. Intanto godiamoci la buona notizia.
Sarah Yacoubi – Segretario nazionale Fsi
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